Come sempre la folta schiera degli ignavi si ingrossa …Sciascia nel giorno della civetta divideva la categoria degli umani in :uomini , mezziuomini , omuncoli e quaquaraquaqua’ e secondo me pizzo calabro appartiene a quest’ultimo gruppo per due motivi , infatti racconta balle ad arte senza qualificarsi ed omette il proprio nome perche’ si vergogna di esprimere il proprio falso punto di vista. In piu’ e’ un vero somaro in quanto non conosce la matematica e non sa minimamente di cosa parla, arrampicandosi sugli specchi e cercando di pararsi il culo con una serie di puerili , inconcludenti e vuote affermazioni , ma soprattutto e’ facilmente sbugiardabile da tutti i diretti interessati (azienda che si occupa di affissioni compresa)e cosa anche piu’ grave dalla Legge e da tutti quelli che la conoscono . La figura fatta dall’assessore carcarese a tutti noto per la crassa tracotanza e’a dir poco penosa e va contro ogni logica , anche politica , infatti basta vedere come ha creato un forte imbarazzo in molti membri della sua stessa maggioranza che a parole col sottoscritto hanno manifestato piena solidarieta’ ad idv e non a lui , che ancora una volta e’ rimasto SOLO nella sua pochezza e mancanza di argomenti.Il tentativo pietoso di affermare che e’ stata affissa una quota di manifesti eccedente e’ a dir poco fantasioso , infatti e’ stato concordato numero , sede , date e tutto cio’ che ha riguardato le affissioni , pagando tutto il dovuto ed avendo il diritto di affiggere cosa volevamo nei termini , orari e spazi concordati . Caro pizzo calabro perche’ non dici a tutti chi sei cosi’ veniamo a spiegarti tutto con chi conosce i fatti ed eviti di continuare a sparare musse megagalattiche per coprire la tua ignoranza sul tema legale , sulla legge che regola le affissioni e su tutto il resto una volta per tutte . Ricordati bene che se qualcuno ha dell’adipe e’ meglio averla nell’addome piuttosto che al posto dell’encefalo come te .E ricordati bene anche che a quelli come te vengono i sospetti perche’ sicuramente avresti fatto quello che altri non si sognano neanche.