In Comune si mormora che ogni firma raccolta per riaprire il tratto di Corso Italia sia una spina nel fianco per il Sindaco (ad oggi sono state superate le 2800 firme). Il Sindaco sembra essersi impantanato: più cerca soluzioni, più peggiora la situazione, alimentando la protesta dei cittadini.
L’ultima mossa pensata dal Sindaco è quella di indire un referendum, ma sta ancora studiando come formularlo.
Una possibilità sarebbe una domanda semplice e diretta: “Sei d’accordo con la chiusura del tratto di Corso Italia?”, un’opzione che, però, potrebbe rivelarsi rischiosa per l’amministrazione.
Un’alternativa più strategica e meno pericolosa per la giunta sarebbe proporre tre quesiti per scegliere tra i tre modelli proposti da Sintagma, senza naturalmente includere un quarto quesito del tipo: “Volete riaprire il tratto di Corso Italia?”.
Una scelta del genere sarebbe, però, considerata antidemocratica e rischierebbe di alimentare ulteriori tensioni.