Mercoledì 18 dicembre, in Piazza del Popolo a Savona, è stata inaugurata la nuova filiale della Banca Alpi Marittime, situata nei locali dello storico edificio che un tempo ospitava l’ex hotel Riviera Suisse. L’evento ha visto la partecipazione del Sindaco Marco Russo, che ha presenziato alla cerimonia e, simbolicamente, ha tagliato il nastro, dando ufficialmente il via alle attività della banca.
Un fatto, questo, che solleva numerose perplessità e che appare decisamente poco corretto nei confronti dei cittadini savonesi. La scelta di celebrare l’apertura di una nuova banca come un evento meritevole di festeggiamenti ufficiali sembra del tutto fuori luogo, specie in un periodo storico in cui il settore bancario viene percepito più come un simbolo di difficoltà economica e sociale che come un motore di sviluppo.
La presenza del Sindaco Russo, accompagnato dal Vicesindaco Elisa Di Padova, non solo conferisce un’immagine di endorsement istituzionale all’iniziativa privata della banca, ma rischia anche di trasmettere un messaggio sbagliato alla comunità. La città di Savona, che affronta quotidianamente sfide sociali ed economiche significative, si aspetta che le priorità delle sue istituzioni siano orientate verso il miglioramento del benessere collettivo e non verso il sostegno simbolico ad attività di natura commerciale e finanziaria.
Durante l’evento, il Presidente della Banca, Domenico Massimino, ha sottolineato l’importanza dell’apertura di questa filiale come segno di sviluppo e radicamento nel territorio ligure, evidenziando la volontà di coniugare innovazione tecnologica e rapporto umano. Tuttavia, al di là dei discorsi di circostanza, l’apertura di una nuova banca non è certo un evento che rappresenta un motivo di orgoglio o una soluzione concreta ai problemi della città.
La presenza del primo cittadino all’inaugurazione sembra inoltre contraddire l’idea di un sindaco al servizio esclusivo dei bisogni dei propri cittadini. Cosa rappresenta per i savonesi l’apertura di una banca? Una soluzione alle difficoltà occupazionali? Un contributo alla risoluzione delle criticità infrastrutturali? O forse semplicemente un ulteriore simbolo di distacco tra la politica locale e le vere esigenze della popolazione?
In un contesto in cui la città necessita di risposte concrete su temi come l’occupazione, i servizi pubblici e la qualità della vita, è lecito chiedersi se questo evento meritasse davvero l’attenzione e la presenza del Sindaco. L’immagine che emerge è quella di un’amministrazione che preferisce celebrare momenti di visibilità mediatica piuttosto che affrontare con serietà e impegno le criticità della città.
L’apertura di una banca può essere, per alcuni, un segnale di vitalità economica, ma per molti altri rappresenta semplicemente un servizio commerciale che nulla ha a che fare con il benessere della comunità. Per il Sindaco Russo, questa poteva essere un’occasione per riflettere sulle sue priorità e per dimostrare una maggiore vicinanza alle necessità reali dei cittadini savonesi.