Il virus ha stravolto il mondo compresa la nostra modesta Liguria con un milione e mezzo circa di abitanti; economia in crisi, no turismo, poco porto, viabilità compromessa etc..
L’unica voce viva, si far per dire, è quella del Governatore che strumentalizza tutto dimostrando di non essere un politico di rango, ma un giornalista di Mediaset chiacchierone come il suo capo Berlusconi, che ha preferito scappare dall’Italia rifugiandosi nel paradiso francese sopra a Nizza lasciando i suoi travet a fare finta di combattere nel nostro paese.
Toti continua a dare messaggi tranquillizzanti sul virus non rendendosi conto che abbiamo molti problemi con la sanità gestita in modo pessimo dalla leghista Viale; la Toscana è il doppio della Liguria ed ha la metà circa dei morti inoltre ha fatto 75.7 mila tamponi contro i nostri 20.8 mila nostri. Le residenze per anziani hanno grandi criticità ed allora si è pensato bene di inviare 2 mascherine ad abitante per posta o tramite i piccoli comuni, che le hanno distribuite usando le nude mani (igiene zero) senza tenere conto del fabbisogno procapite, insomma una triste marchetta elettorale farcita da bavaglini per i nascituri.
Cambiando argomento, ma sempre in linea con i problemi della Liguria, non è passato in secondo piano, sempre della serie volgari marchette, il Ponte Morandi, che sta andando avanti con pseudo inaugurazioni e proclami di efficienza dei nostri amministratori, anche se solo sottovoce si è parlato di contagi dei lavoratori, unici eroi del lavoro svolto fino ad ora.
Concludendo, se le cose continueranno così, il Governatore arancione vincerà visto che praticamente fino ad oggi nessuno dell’opposizione ha detto qualcosa di serio su questo andazzo; solo Francesco Merloni presidente Anac (“dico no al modello Genova”) ha fatto presente che la ricostruzione del Morandi è stata più facile del previsto perchè in presenza di un progetto già pronto, un Commissario (Bucci) con pieni poteri, svincolato dalle pastoie burocratiche e con molti soldi a disposizione.
Infine Toti dovrebbe smetterla di fare conferenze stampa usando l’arancione suo colore elettorale, sui cartelli della regione, sulla maglietta della Viale e su braccialetti in plastica al polso, che dimena in tutte le occasioni.
Il momento è troppo serio per fare e dire tutto ciò.