Il rinnovamento del pd L’ardua impresa di Vigliercio tra gli uomini di Di Tullio e Martino e le aspirazioni del “giovane” Renato Zunino E’ ancora lontana la strada per rinnovare il Pd savonese e difficilmente basteranno le sole capacità del neo segretario Vigliercio. La sconfitta di Cairo ha messo in evidenza, se ce n’era bisogno, la grave crisi che attanaglia il partito e chi si illude che la nuova segreteria sia davvero “nuova” si sbaglia. |
Il neo segretario non ha dato retta a chi lo consigliava di allestire una squadra di 5 o 6 persone fidate e ha preferito accontentare tutti, consegnando incarichi addirittura a 14 persone più la presidenza a Righello. Tutti dentro, perfino Livio Di Tullio che, anche se si dice fuori, nel partito continua a contare eccome e ha piazzato nella segreteria la fidata Sorgini con Musso in pole position per altri eventuali incarichi. Anche l’ex assessore Martino, che tutti volevano fuori dalla segreteria, dopo aver cercato insistentemente un referente l’ha trovato nel giovane Matteo Marenco. E che dire dell’eterno Renato Zunino che pare si sia è già fatto avanti col partito chiedendo una poltrona in qualche partecipata alla fine del suo mandato di Sindaco di Celle. Insomma nulla è cambiato e per Vigliercio la strada verso il rinnovamento si fa impervia. L’unico collaboratore che pare in grado di aiutarlo potrebbe essere il sindaco di Cisano sul Neva, Massimo Niero, uomo fuori dai vecchi schemi ma bisognerà vedere lo spazio che gli verrà dato. Secondo i beni informati, Vigliercio dovrebbe iniziare il suo compito mettendo ordine nella segreteria cittadina di Savona. |