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Il rifiuto dei Vescovi di firmare la convenzione con Opere Sociali

Cappella della Crocetta
Il disinteresse della Curia e dei Vescovi
Il rifiuto dei Vescovi di firmare la convenzione con Opere Sociali
La vicenda degli affreschi della Cappella della Crocetta è stata ampiamente ripresa da molti organi di stampa, uominiliberi ha scritto anche del disinteresse verso la Cappella da parte della Curia e dei Vescovi che si sono succeduti in questi ultimi anni. Siamo venuti in possesso di alcuni dati che fanno riflettere e sorgere alcuni interrogativi.
La convenzione tra la diocesi e le Opere Sociali si rinnova ogni 10 anni.

La convenzione rinnovata nel 2004 non fu firmata dal Vescovo Calcagno che la fece firmare al Vicario Monsignor Andrea Giusto.

Nel 2014 si rinnova di nuovo la convenzione, il Vescovo è Monsignor Lupi.
Anche lui non firma la convenzione e anche Vicario Monsignor Antonio Ferri si rifiuta di firmare
Il Vescovo allora delega Don Venturetti rettore del Santuario già oberato da molti impegni.

Non conosciamo il motivo di questi rifiuti, ci limitiamo a ricordare alcuni fatti gravi successi in questi anni, fatti che magari avrebbero potuto avere un altro epilogo se la diocesi non se ne fosse lavata le mani:

nel 2009 avvenne il restauro delle pareti esterne della Cappella della Crocetta.
Oggi si ipotizza che quell’intervento sulla struttura esterna, avrebbe concentrato l’umidità all’interno e, quindi, fatto precipitare la situazione pittorica.
Com’era la situazione all’’interno della Cappella nel 2009.
Gli affreschi erano già deteriorati?
I lavori furono controllati dal Vescovo e dalla sovrintendenza?

In quegli anni la Locanda ormai chiusa stava crollando, il palazzo delle Azzarie aveva bisogno di restauri.

Cessò la servitù di passaggio della strada per raggiugere la Cappella in macchina.

Ora ne hanno diritto solo le auto delle Opere Sociali

Di tutti questi fatti gravi perché i Vescovi se ne sono lavati le mani?
E’ una domanda che si pongono in molti
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