Il Quartiere dell’Oltre Letimbro

Il Quartiere dell’Oltre Letimbro:

cosa fare contro il degrado e la sicurezza

Spett. Comune di Savona

Ill.mo sig.Sindaco Berruti Dr. Federico
e p.c.
Ill.mo Assessore ai quartieri Lugaro Sig. Sergio
Ill.mo Assessore alle politiche sociali Sorgini Dr.ssa Isabella

Oggetto: Quartiere dell’Oltre Letimbro : cosa fare contro il degrado e la sicurezza

Il sottoscritto Franco Costantino in qualità di Vice Segretario Vicario della Federazione Provinciale del Partito Socialista Italiano desidero esprimere alcune considerazioni sul grave disagio che la cittadinanza vive nella zona dell’Oltre Letimbro:
“L’Oltre Letimbro” è un’area con grandi potenzialità di sviluppo e riqualificazione pur essendo stata caratterizzata nell’ultimo anno da alcune criticità relative alla presenza di fenomeni illegali (spaccio di sostanze stupefacenti) e fenomeni di degrado sociale (accattonaggio, presenza di soggetti affetti da patologie di dipendenza, ecc.ecc.) e conseguente allarme sociale e percezione di insicurezza da parte dei residenti.
Per realizzare azioni sinergiche volte al miglioramento della situazione sia dal punto di vista della sicurezza oggettiva e percepita sia dall’altro importante aspetto del degrado urbano e sociale, necessita la costituzione di un tavolo di lavoro così organizzato: 

Il compito del tavolo di lavoro è quello di programmare azioni coordinate e integrate volte ad innalzare il livello di vivibilità e riduzione dello stato di insicurezza percepito che non è oggettivamente causato dalla oggettività dei reati commessi ma dipende esclusivamente dalla qualità ambientale, urbanistica e non ultima da quella della relazioni umane.

Bisogna definire e realizzare interventi di tipo strutturale, sociale, culturale, economico che possano prevenire e contrastare situazioni di degrado e di allarme sociale individuando quelle azioni positive che possano prevenire i conflitti, la microcriminalità e restituire alla zona la sicurezza e la vivibilità nonché innescare processi che possano sviluppare il senso di appartenenza al contesto sociale, sostenere lo sviluppo personale e sociale anche e soprattutto contando sulla capacità dei cittadini di essere, primi fra tutti, propositori, sostenitori e realizzatori di interventi volti a garantire la qualità di vita e di sviluppo che consentono coesione sociale e la tutela dei beni collettivi e di conseguenza il benessere individuale.

L’ottica di lavoro deve essere quella di coinvolgere le diverse realtà individuando azioni basate sull’idea che la complessità dei problemi di sicurezza e vivibilità richiede, oltre a misure di repressione che possano dare risposte immediate, una molteplicità di interventi che devono integrarsi tra loro in un’ottica di gestione degli spazi, di fruibilità dei servizi, di gestione dei conflitti positiva e propositiva.

Le azioni del progetto possono così essere delineate:
1. Riqualificazione urbana con particolare riguardo alla riqualificazione di via De Amicis e del rifacimento degli spazi antistanti
2. Prosecuzione di interventi coordinati di prevenzione e repressione dei reati nonché di controlli amministrativi, compresi quelli sulle attività commerciali secondo un approccio di prossimità (ascolto e coinvolgimento dei cittadini singoli e associati)
3. Riqualificazione del tessuto commerciale attraverso bandi tesi a riqualificare le attività esistenti e ad incentivare l’insediamento di nuove attività.
4. Formazione/informazione rivolta ai titolari stranieri di attività commerciali attraverso la redazione di materiali informativi in lingua e attività di mediazione sociale e dei conflitti
5. Valorizzazione e rafforzamento della partecipazione dei cittadini singoli, comitati, Associazioni promuovendo percorsi di ascolto e di definizione condivisa dei problemi, valorizzando percorsi già intrapresi di confronto e mediazione culturale.
6. Sviluppo di azioni volte alla marginalità sociale (interventi di riduzione del danno e prevenzione nell’ambito della devianza e dipendenza) in collaborazione con i soggetti interessati (CARITAS, Comune, Polizia Locale, Associazionismo e volontarito ecc)

Non è una formula magica quella che Vi offro, piuttosto una riflessione che si basa sullo studio della percezione di insicurezza. Se un quartiere appare degradato e poco vivibile, i cittadini hanno paura e tendono ad abbandonarlo…facendone a quel punto davvero terreno fertile per la criminalità. 
La soluzione? Un mix equilibrato di controllo, repressione, politiche di riqualificazione urbana, partecipazione dei cittadini (tutti non solo quelli delle post Circoscrizioni che guarda caso tutti sono stati amministratori o iscritti a qualche partito …………) e naturalmente adozione intelligente di tecnologie innovative.

Franco Costantino

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