È diventato di primaria importanza partecipare al presidio di mercoledì 23 agosto da parte dei cittadini valdesi, visto che il Presidente regionale , nonché commissario per il rigassificatore, il quale avrebbe dovuto incontrare a Vado gli amministratori comunali, avendo il sentore di qualche contestazione, ha pensato di effettuare l’incontro a Genova. È un suo modus operandi, quello di sfuggire al confronto con i cittadini che si verifica anche in questo caso che coinvolge un’opera pericolosa e distruttiva per la comunità savonese.
Come ribadito in più occasioni, il Movimento 5 stelle provinciale è assolutamente contrario a questo progetto ed al metodo usato per proporlo alla comunità.
Come per altre importanti decisioni che implicano la salute e la sicurezza dei cittadini, il metodo non può essere quello di calare le decisioni dall’alto, ma quello di condividerle con le comunità, ascoltando quindi chi vive nei territori interessati.
Per entrare nel merito, questo progetto che prevede un impianto di rigassificazione off shore (si dice addirittura a soli 4 km al largo) e con importanti e invasive strutture a terra che occuperanno i pochi spazi e terreni rimasti liberi e coltivati di Quiliano, viene oggi considerato strategico per l’approvvigionamento del gas necessario all’ italia.
Ma fino a quando i fossili saranno strategici? E la transizione energetica non è strategica per il nostro Paese?
Il territorio Vadese ha già dato molto in impianti pericolosi e inquinanti per la comunità e non può essere una compensazione a mitigare un territorio invivibile.
Mercoledì dalle 14,30 il M5 stelle sarà presente al presidio davanti al palazzo comunale di Vado Ligure.
Stefania Scarone Coordinatore Provinciale M5S