Credo sia legittimo difendere il carbone perché non è un delitto, la scelta del suo utilizzo lo potrebbe diventare. Domanda : Quindi il carbone non è il passato ? Risposta : A mio parere il futuro è nel carbone, l’uso va implementato in Italia, così come sta facendo la Germania , per non dipendere dai paesi che esportano gas naturale . Ok Sig.Presidente esaminiamo un pochino questa “ Deutschland über alles”. La Germania ha deciso di eliminare tutte le centrali nucleari ed eliminare quindi totalmente l’impiego di energia nucleare . Il Presidente dell’Associazione tedesca delle industrie produttrici di energia ( BDEW) Mr. Hildegard Mueller ha annunciato quale sarà la rotta per il futuro. In Germania sono state approvate tra il 2005 ed il 2008, quando ancora non era entrata in vigore la strategia europea “ 20 – 20 – 20 “, con l’impellente necessità di ridurre il più possibile l’emissione di CO2 , ed in funzione di tale impegno sono stati abbandonati ben 24 progetti per nuove centrali a carbone. L’Agenzia tedesca per l’energia , se entro il 2020 saranno messe in funzione nuove centrali a carbone per una potenza di 11GW, per contro, ne saranno chiuse altre vecchie ed obsolete per una potenza complessiva che supera i 18GW. La Potenza complessiva di queste nuove centrali è pari a circa 42 GW. Di queste centrali dieci saranno idroelettriche a ripompaggio , 23 saranno parchi eolici offshore e il resto centrali a gas naturale o carbone di cui come sopra ben 24 progetti sono stati eliminati. Nel 2011 tuttavia, i tedeschi sono riusciti a consumare lo 0,1% di energia in meno rispetto al 2010 nonostante un PIL che è cresciuto del 3%. La Germania infatti fa progressi nell’efficienza energetica soprattutto nel settore industriale, che utilizza il 46% della produzione di energia elettrica. I consumi di gas sono diminuiti nel 2011 del 23% , il che fa presupporre interventi consistenti nell’efficienza energetica negli edifici. La diffusione sempre maggiore delle energie rinnovabili in Germania ( rappresentavano il 25% della domanda di elettricità ) nei primi 6 mesi del 2012 ha ridotto il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica e ha quindi ridotto il mercato sia del carbone (il prezzo del carbon fossile 90$ tonnellata nel 2012), sia del gas(che affronta anche la sfida di un prezzo in continuo aumento). Oltre al calo del prezzo medio dell’energia elettrica tedesca,gli impianti a combustibile fossile sono operativi per sempre meno ore, il che erode ulteriormente la loro redditività. E’ inevitabile che la Germania produrrà sempre più energia rinnovabile e sempre meno energia da fonti fossili,questo perché l’energia che arriva dalle rinnovabili ha priorità di accesso alla rete tedesca,visto che sono le fonti energetiche che permettono di ridurre le emissioni di CO2. Più energia rinnovabile verrà prodotta (+2,5%l’anno) meno energia da fonti fossili ci sarà. La ricerca , la progettazione , l’installazione , l’utilizzo di energia rinnovabile ha consentito un incremento di nuovi posti di lavoro di c.a. 750.000 unità ed ovviamente bisogna considerare che sia la posizione geografica della Germania che il suo clima, certamente sono meno favorevoli che in Italia… Purtroppo in Italia “ campa cavallo che il debito aumenta”