Il Presidente della regione Piemonte all’assalto del porto ligure con l’aiuto del fido Vaccarezza

Cirio e Vaccarezza

La strategia di Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte, ruota intorno a un’idea chiara: rafforzare la presenza piemontese nel sistema portuale ligure, riconoscendo il ruolo strategico di Genova e Savona per l’economia piemontese. Cirio, infatti, ha sempre guardato alla Liguria e ai suoi porti come a un’estensione naturale del Piemonte sul mare mirando a valorizzare le sinergie logistiche e commerciali tra le due regioni.
Angelo Vaccarezza, un fedelissimo di Cirio e ponte tra il Piemonte e la Liguria, sembra essere una pedina chiave di questo progetto. La sua esperienza politica e i legami storici con Genova, consolidati dalla vicinanza con figure come Marco Bucci e Giovanni Toti, lo rendono una figura strategica per intermediare nelle relazioni tra i due territori. In questo scenario, Vaccarezza rappresenta per Cirio la testa di ponte ideale per rafforzare la presenza piemontese non solo nel porto, ma anche nella gestione delle infrastrutture cruciali per l’economia di entrambe le regioni.
Cirio sembra anche guardare con interesse alla riforma della portualità, che potrebbe aprire uno spazio per un rappresentante del Piemonte nel Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale. L’idea di Cirio è quella di formalizzare e consolidare il ruolo del Piemonte nel sistema portuale ligure, spingendo per una riforma che includa rappresentanti di regioni limitrofe ma fortemente integrate dal punto di vista economico.
L’esito delle elezioni regionali, che hanno visto vincitore il centrodestra rappresenta, infatti, un’opportunità per consolidare l’asse tra Piemonte e Liguria.
In questo scenario, Cirio si presenta non come un semplice osservatore, ma come un attore protagonista, deciso a trasformare il Piemonte da regione senza mare in una regione protagonista nella gestione e nello sviluppo del sistema portuale ligure.

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