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Il ponte dei miracoli: la saga infinita del Pertini in darsena

È il maggio del 2015 e Savona celebra con entusiasmo l’inaugurazione del nuovo ponte mobile Sandro Pertini in darsena, una meraviglia tecnologica costata ben 1,9 milioni di euro (inclusa l’opera di archeologia industriale per rimuovere il precedente ponte). Fiori, nastri tagliati, sorrisi dei politici e promesse di efficienza… ma già poche ore dopo l’idillio si spezza: il ponte, quasi commosso dalla cerimonia, si blocca. Si dice per “motivi tecnici”. Forse non voleva separarsi troppo presto dalla sua cara darsena.
Da allora, il ponte Pertini ha iniziato una carriera invidiabile come protagonista del teatro savonese: uno spettacolo tragicomico fatto di guasti, manutenzioni e chiusure programmate (ma non sempre anticipate).

Primo settembre 2018. Gli abitanti speravano che il ponte avesse superato la fase adolescenziale fatta di “intoppi”, ma ecco che si ferma di nuovo. I tecnici intervengono e qualcuno mormora che il ponte abbia sviluppato una personalità propria: una sorta di sciopero per i diritti delle strutture mobili.

Gennaio 2023: il ponte decide che due settimane di pausa sono necessarie. “Stress da prestazione”, lo giustificano i suoi manutentori. Per i pedoni, è una prova di pazienza. A giugno, però, il ponte si fa perdonare: torna operativo dopo un guasto che, manco a dirlo, aveva regalato mesi di stop intermittenti. Una vita movimentata, non c’è dubbio.

Il 2024 è stato particolarmente prolifico: guasto dal 24 gennaio al 7 febbraio, dal 5 al 9 agosto chiuso per manutenzione ed ora il 19 novembre fermo temporaneo per manutenzione ordinaria
Mentre ci si domanda se il Pertini possa aspirare al Guinness dei Primati: il ponte con il maggior numero di guasti in meno di un decennio, si sussurra che il sindaco Russo stia pensando di inserirlo come Rotta nel progetto “Savona capitale della cultura”

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