Un risultato che fatto crescere le perplessità sulle decisioni del partito che non è stato in grado di proporre un candidato proprio e quindi a rinunciare alle primarie.
A buona parte del Pd (qualcuno parla di più del 50%) non è piaciuta la decisione di farsi imporre un candidato da altri e l’autocandidato Marco Russo non ha il gradimento di tutti i militanti tanto che si prospetta per le prossime elezioni una valanga di voti disgiunti.
Le elezioni primarie sono praticamente una prerogativa del Pd che dal 2005 le ha utilizzate più volte. A Savona questa volta sono state evitate con un blitz del segretario provinciale Vigliercio che ha fatto entrare in segreteria, nonostante non fosse più iscritto nel partito da anni, il maggior sponsor del “Patto per Savona” per agevolare la candidatura di Marco Russo. Un vero colpo di mano che ha permesso alla new entry nel provinciale, senza nemmeno apparire, di imporre le sue posizioni.
Ora nel pd savonese arriverà il commissario, il senatore Franco Mirabelli, molto gradito al Consigliere regionale Arboscello uno dei più contrari alla candidatura Marco Russo.
Vedremo come andrà a finire