Dopo l’interessante analisi del risultato elettorale del Pd di Mattia Zunino abbiamo letto l’intervista su Savonanews di Stefano Martini. Il segretario cittadino giustamente fa notare che a Savona, in controtendenza col resto d’Italia, il Pd si consolida ma si guarda bene di accennare alla situazione attuale, non certo rosea, del partito. Un Pd appiattito sulle posizioni di Russo senza un briciolo di autonomia e di critica verso l’amministrazione e verso un Sindaco che ha cercato i voti del Pd per vincere ma in queste elezioni neppure ha partecipato alla campagna elettorale, quasi vergognandosi di apparire in pubblico con i vertici del partito.
Un pd totalmente assente sulle vicende savonesi eppure le occasioni per dimostrate che il Pd esiste ci sarebbero:
Tpl: Il Sindaco ha confermato senza un minimo di coraggio l’attuale Cda e il Pd e rimasto in silenzio
In Provincia il centro destra fa e disfa a piacimento e il Pd tace.
Ata: per un problema così grave il Pd lascia fare all’opposizione invece che fare un gesto coraggioso ammettendo gli errori passati e cercare una soluzione a cominciare dalle scuse ai cittadini. Si accontenta delle parole vuote del sindaco e dell’assessore Pasquali all’epoca dei fatti di Ata segretario del partito.
Stadio Bacigalupo: silenzio assoluto del pd sul pasticcio del bando. Ci sarebbe bisogno di una decisione forte ma necessaria: lo stadio è dei savonesi, il Comune lo deve sistemare a proprie spese e darlo in uso alle associazioni sportive.
Martini e gli altri dirigenti dovrebbero capire che Russo passerà (già il consenso dopo un anno sta calando) ma il partito per continuare ad esistere dovrà trovare il coraggio di cambiare persone e strategie.