Il mio nome è Mont. Silvan Mont

L’assessore Montaldo si è accorto ben presto che la distribuzione di incarichi non bastava a convincere alcuni consiglieri a passare dalla sua parte; sapeva che i componenti di uno dei 3 gruppi della maggioranza (Vince Savona, Lista civica 2.0 Uniti per Savona e Lega) erano difficili da convincere. A lui interessava soprattutto conoscere in anteprima quello che si discuteva e si diceva di lui negli incontri privati del gruppo, per anticiparli nelle mosse.

Ecco allora l’idea geniale di trasformarsi in un vero e proprio agente segreto per spiare le riunioni del suddetto raggruppamento.

Dapprima si era pensato che andasse personalmente ad origliare alla porta o che avesse posizionato delle micro spie, dopo alcune indagini si è invece scoperto che aveva cooptato un partecipante alle riunioni che l’indomani riferiva tutto quello che decidevano i consiglieri ribelli.

Ormai la Mata Hari de noantri è stata scoperta e non sappiamo se verrà accusata di alto tradimento.

Per tenere alta la suspence della spy story non sveliamo nè il gruppo spiato, né il nome della spia, né il motivo delle spiate (pare non sia per ragioni politiche ma per un problema personale).

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