Il M5s  pagherà elettoralmente  l’aver accettato  la candidatura di Orlando e il compromesso per accogliere Renzi

Dopo un’intensa giornata di discussioni, le principali forze politiche di centrosinistra in Liguria hanno finalmente raggiunto un accordo. Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro, sarà il candidato presidente della coalizione alle prossime elezioni regionali.
L’accordo, che ha visto protagonisti Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Azione, è stato salutato come un grande traguardo per il “campo largo”. Orlando è stato scelto come l’uomo capace di unire le diverse anime della coalizione, o quantomeno di evitare che si scannino tra loro prima del giorno delle elezioni.
Tuttavia, non è tutto rose e fiori nel giardino del centrosinistra. Rimane infatti irrisolto il rompicapo Renzi: dove mettere l’ex premier e la sua Italia Viva, che nessuno sembra volere, ma che tutti sanno si presenterà comunque. Il Partito Democratico, come da tradizione, ha scelto di non affrontare direttamente la questione, adottando la tattica del “vediamo se si risolve da sola”. Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle ha espresso chiaramente la sua opposizione all’inclusione di Renzi, salvo poi accettare un compromesso per infilare candidati di Azione e Italia Viva sotto la maschera di una lista civica simile a quella che ha sostenuto il sindaco di Savona, Marco Russo, sperando che nessuno ci faccia caso. ( Pirondini: ” se ci sono persone che in passato sono state vicino all’esperienza di Iv non possono essere crocifisse per questo…. dal SecoloXIX)
Il compromesso è così raffinato che richiede un doppio salto mortale carpiato di coerenza da parte dei sostenitori del Movimento 5 Stelle, che dovranno fingere di non notare la presenza di Renzi nella coalizione, né sulla scheda elettorale.
In tutto questo, qualcuno si chiede cosa ne penseranno gli elettori. È evidente che il Movimento 5 Stelle rischia di pagare un prezzo salato per aver accettato questo accordo. Tra la lista civica “truccata” e la candidatura di Orlando, i grillini potrebbero vedere svanire una fetta consistente dei loro voti, già insidiati dalla nuova lista di Morra, che potrebbe essere l’ennesimo inciampo sul percorso di questa travagliata alleanza.
In conclusione, il centrosinistra ligure è riuscito nell’impresa di unirsi… per dividersi ancora meglio. Resta solo da vedere se gli elettori apprezzeranno questa magistrale coreografia politica o se preferiranno voltarsi dall’altra parte, lasciando il “campo largo” più largo del previsto.

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