APPARTAMENTO POPOLARE IN VIA GARRONI 20
CON SCARICO PER I FUMI DI UNA STUFA NON A NORMA.
I VIGILI DEL FUOCO LO DICHIARANO PERICOLOSO MA IL COMUNE….
I casi di avvelenamento e gli incidenti anche mortali imputabili alle stufe o agli scaldabagni difettosi o non controllati sono moltissimi. Per questo tutti i cittadini sono obbligati, giustamente, ogni anno a far verificare gli scarichi degli apparecchi a gas da riscaldamento. Purtroppo non tutti si preoccupano di far controllare il proprio impianto; il comune di Savona, ad esempio, pare non preoccuparsi del problema.
Questa estate un inquilina a cui è stata data in affitto un’appartamento in via Garroni 20/9 di proprietà del Comune, preoccupata dalle condizione dell’impianto si è rivolta ai vigili del fuoco che hanno riscontrato varie anomalie a cui il Comune ha provveduto in modo parziale, nonostante l’impegno preso di risolvere i problemi riscontrati.
L’ irregolarità più grave, su cui il Comune non è ancora intervenuto, è lo scarico di una stufa a gas da riscaldamento (tubi di scarico (foto a lato) di una lunghezza infinita…vedi rapporto dei vigili del fuoco…) tanto che l’inquilina con due bambini a carico è stata costretta, finora, a riscaldarsi con fonti di calore precari e non efficaci. Visto che installare termosifoni elettrici non è possibile (con la potenza di 3 KW più di un elemento non si può accendere) la signora disperata e congelata, ha deciso, nonostante il divieto dei vigili del fuoco, di installare una stufa a gas con tutti i rischi che comporta. Ci auguriamo che non succeda nulla a questa famiglia che ha già sofferto molto.
Come può il Comune mettere a repentaglio la vita delle persone? Quanti sono gli appartamenti di proprietà del Comune in queste condizioni? D’accordo che l’assessore al Sociale Isabella Sorgini segue devotamente i dettami del cristianesimo ma non può pretendere che le persone si scaldino col bue e l’asinello.
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