ELEZIONI REGIONALI LIGURI 2015 IL GIRO DI VALZER DEGLI INQUISITI E DELLE FACCE TOSTE Cari elettori liguri savonesi sarebbe da non crederci, ma purtroppo corrisponde al vero, i principali partiti dal PD a Forza Italia alla Lega Nord e qualche lista civica hanno il coraggio di candidare, infischiandosene altamente perché privi di qualsiasi briciolo di onestà morale e rispetto nei confronti degli elettori, molti candidati inquisiti. |
Questi partiti non riescono, perche in fondo non lo vogliono, estirpare il cancro che sta consumando in modo irreversibile loro , la politica e la democrazia. Solo, forse perché sono da poco nello scenario politico italiano, o forse per i sani e solidali principi che li unisce, a parte qualche misera eccezione prevedibile al loro interno, il Movimento 5 stelle si è fatto interprete di quei valori e principi morali che in molti stentano ancora a riconoscergli, ma che incominciano a fare breccia nelle menti e nei valori in molti degli italiani, nonostante siano sottoposti a continui attacchi dai media che detengono il potere dell’informazione. Non vogliamo avventurarci a raccontarvi la diatriba avvenuta all’interno della coalizione di sinistra e dentro il PD con tutti i suoi strascichi e le spaccature a livello nazionale e ligure che ha fatto coalizzare buona parte dei fuorusciti dal PD con SEL e RIF. COM. nella lista Rete a Sinistra con il candidato civatiano alla Presidenza della Regione l’ex On, Luca Pastorino. Sulle liste civiche, che sappiamo essere solo liste civette per un puro tornaconto personale per chi le genera, ci asteniamo di commentarli, sono i fatti che parlano da soli. In Liguria è eclatante e scandaloso che su ben 29 indagati (27 Consiglieri Regionali e 2 Assessori) ben 11 che vengono ricandidati per essere rieletti quali consiglieri alle prossime Elezioni Regionali del 30 Maggio e perfino la candidata alla Presidenza, Raffaella Paita, già Assessore, è indagata per disastro colposo per i morti nell’alluvione di Genova, che con spregiudicatezza scarica la Sua responsabilità politica sui Dirigenti regionali. Nelle 14 liste presentate che sostengono 8 candidati alla Presidenza della Regione, si annidano vecchi volponi della politica che sotto mentite spoglie si sono riciclati cambiando per convenienza casacca, dei mestieranti di voti ed ex portaborse, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. In Forza Italia gli indagati sono ben 4 in lista con Toti: Marco Melgrati, Raffaella Della Bianca, Aldo Siri e Marco Scajola. Per il Partito Democratico spiccano per essere ancora vergini, essendo in lista per la prima volta, Giovanni Lunardon Segretario Regionale e Alessando Terrile Segretari Provinciale, ma In Lista per la Paita ci sono gli indagati Massimo Donzella e Matteo Rossi. Per la Lega Nord troviamo gli indagati Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone. Per Liguria che Cambia l’indagato Armando Ezio Capurro. In area popolare c’è l’indagato Gino Garibaldi. E comunque, tralasciando gli indagati, fa specie che anche alcuni sopravvissuti all’inchiesta della Procura, quali l’Assessore Lorena Rambaudi, Giovanni Barbagallo, Enrico Vesco, Giuseppe Rossetti, Valter Ferrando primario, Presidente della Commissione Sanità e potente macchina di voti, si ripresentino con disinvoltura per continuare a massacrare i contribuenti Liguri, portare questa bella Regione al disastro sociale, economico, ambientale, culturale, politico e alla catastrofe sanitaria. Fare una analisi cronologica di quello che sta accadendo dentro e fuori dai partiti è un esercizio per soli acrobati, i nomi di opportunisti e voltagabbana infiltrati nelle varie liste crea un’immensa confusione anche nei più esperti commentatori politici, ma quello che vogliamo rimarcare che nulla è cambiato rispetto a prima, perché non c’è nessuno che vuole mollare i posti di comando ed il potere che pensano di poterselo assicurare in eterno. Chissà se i liguri sapranno fare tesoro di quanto fatto da questi esimi personaggi che oggi si ripresentano al cospetto degli elettori Liguri chiedendo ancora di dargli fiducia. Certo, che la faccia tosta non gli manca e non gli fa difetto. Sta a Voi che ne avete a pieno titolo diritto e la possibilità di lasciarli a casa, anzi mandarli a lavorare. |