IL GIOCO DELLE TRE CARTE

A Savona, alle 12,00, in Comune ci si diverte al gioco delle 3 carte: peccato che il 99% dei Savonesi che si muovono su ruote private o pubbliche non abbiano potuto divertirsi anche loro, visto l’orario! Ma che importa: il monologo degli Amministratori, nella sparuta presenza degli astanti ha potuto echeggiare alla grande, rimbalzando tra le pareti di una stanza semivuota… Come vuota di contenuti è stata la risposta del Sindaco ad una inascoltata mobilitazione popolare, piena, questa, di migliaia di firme dei cittadini che, disperati, utilizzano l’unica arma che hanno: metterci la faccia, uno ad uno per esprimere con democrazia, educazione ed impegno civico il loro dissenso, caro Signor Sindaco.
I cittadini, uomini e donne intelligenti e di buon senso, non urbanisti, ma grandi conoscitori della propria città, detentori dello ius soli della mobilità ad honorem, hanno formato all’unisono un coro silenzioso con la penna che ha scritto i loro nomi, migliaia, ed ancora continuano a scrivere e scrivere su fogli e fogli.
No, io non ho firmato, perché mi rendo conto che les jeux sont faits e che mai e poi mai l’Amministrazione riconoscerà l’errore megalitico di non aver progettato soluzioni a favore della viabilità veicolare PRIMA di chiudere al traffico un tratto, pur breve di percorrenza, ma nodale.
Errare humanum est, ci mancherebbe, ma ciò che stride con insopportabili cigolii è la falsità di voler “a tutti i costi “dimostrare il contrario. Non basta un articolo sul giornale e la presentazione alle ore 12 dei tre “scenari” che risolverebbero il traffico savonese…. Più che altro, un’unica “sceneggiata” che, a posteriori presenterebbe tre progetti, venuti dopo il finanziamento della sistemazione pedonale di quel tratto di Corso Italia che già era stato chiuso da tempo alle auto, in una desolante e desertificata incuria.
Un goffo tentativo di giustificare a tutti i costi una scelta che di per sé non sarebbe scellerata, se fosse stata ponderata, progettata, realizzata secondo opportuni, scientifici approcci.
Quel che è peggio, è che la sceneggiata degli scenari illustra tre “soluzioni” che comprendono solo un ambito estremamente circoscritto, senza essere inserite in uno studio globale di insieme. Ma davvero l’Amministrazione è convinta che basti così poco a tacitare i cittadini? Ma, si sa, al gioco delle 3 carte vince sempre e solo il banco.
Maria Gilda Falco

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