Il fuoco sotto la cenere in Fratelli d’Italia savonese

Claudio Cavallo

In Fratelli d Italia in provincia di Savona si guarda già al dopo le elezioni amministrative di maggio che saranno determinanti per l’assetto organizzativo e gestionale del partito in vista delle prossime regionali del 2025. Secondo i bookmakers il commissario fiduciario Claudio Cavallo è infatti ormai a fine corsa, nonostante sostenga di avere importanti sponsor romani. Sponsor non abbastanza forti per fargli assegnare, pochi mesi fa, l’assessorato in Regione Liguria.
Il suo operato è sotto la lente di ingrandimento da tempo:
alle elezioni comunali di Savona del 2021 i “suoi “referenti” candidati al consiglio, l’ex ferroviere Giuseppe Pellegrino e l’insegnante Cristina Ligotti, hanno racimolato poche decine di voti tanto che il responsabile cittadino Filippo Marino non ci aveva neppure messo la faccia, conoscendo la sua poca affinità con l’elettorato;
le sue mosse per la provincia sono state fallimentari, Franca Giannotta è stata eletta a Palazzo Nervi grazie solo al determinante “soccorso” del sindaco di Alassio;
il male organizzato appoggio a Giancarlo Canepa nella corsa alla presidenza della Provincia a gennaio contro l’anomala alleanza Toti – PD sono apparsi agli occhi dei vertici segnali di un non più adeguato ruolo apicale in un partito che ha responsabilità di governo nazionale. Chi gestisce FdI in provincia deve avere ed utilizzare bene la golden share dell’area di destra in Regione;
la querelle di questi giorni a Borghetto Santo Spirito sui nuovi iscritti;
il caso Laigueglia dove FdI è n.p. (non pervenuta) nella lista di Roberto Sasso Del Verme. Tutte strategie quest’ultime che fanno parte di una linea assunta deliberatamente da Claudio Cavallo anti Lega sul ponente per assecondare le ambizioni di Roberto Tomatis, Bruno Robello De Filippis e Roberto Crosetto del circolo Albenga Valli Ingaune. Linea pretestuosa ed isolata all’opposizione dell’amministrazione ingauna;
Il diniego ad una collaborazione attiva a supporto di amministratori eletti in liste civiche di area centrodestra anche in comuni non secondari dove Angelo Vaccarezza ha i suoi pretoriani in maggioranza;
L’inversione ad U sul placet al rientro di Diego Distilo.
Tutti capitoli del dossier FdI Savona sul tavolo nazionale dell’organizzazione del partito.
Sicuramente grazie ai padri romani promoveatur ut amoveatur il commissario fiduciario Claudio Cavallo, a riconoscimento della sua militanza quarantennale nella destra locale, avrà comunque una candidatura di servizio in Regione che sarà, però, “barattata “con l’ingresso in un importante Cda ligure in quota FdI e con l’appoggio ad un amministratore rivierasco su cui a ponente qualcuno ha già deciso di scommettere per…un ritorno alassino in Regione.
E quindi per ora cova fuoco sotto la cenere.
Nelle urne a maggio lungo la direttrice costa – entroterra, Fratelli di Italia si gioca una partita interna fondamentale sul futuro prossimo nella provincia di Savona.

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