Indubbiamente la Rari Nantes è una delle glorie sportive di Savona. Spiace quindi vederla coinvolta in una storia di bilanci milionari in rosso con debiti ingentissimi verso lo Stato e verso i fornitori..leggi…. Occorre senza dubbio approntare un piano di salvataggio. Questo però dopo aver avuto chiare risposte ad alcune domande che sono sulla bocca di tutti ed ingenerano malintesi. Come può….
…una società che opera in tutto e per tutto in maniera professionale essere definita dilettantistica, dove cioè chi allena e chi pratica lo sport lo dovrebbero fare solo volontaristicamente per pura passione?
Come mai il Comune di Savona, a fronte della concessione per la gestione delle due piscine, invece di ricevere un congruo corrispettivo, versa alla Rari Nantes anche 482.450,00 euro l’anno quale contributo spese e ricava solamente circa 20.000,00 euro, cioè il 5% degli introiti relativi solo alla libera balneazione e alle manifestazioni?…leggi
Come mai le voci di incasso più remunerative (varie tipologie di corsi, fitness, etc.) restano fuori dal tariffario stabilito dal Comune, che di conseguenza non ne beneficia in alcun modo, cosicché l’entità di questi introiti rimane completamente “sconosciuta” all’Amministrazione Comunale?
A fronte di previste forti spese di gestione (principalmente energetiche), per quale motivo non è stato predisposto un impianto energetico da fonti pulite e rinnovabili e si continua invece ad utilizzare un impianto a gas per la piscina olimpica e, sembrerebbe, l’obsoleto, costoso ed inquinante impianto a gasolio per la vecchia piscina di Piazzale Eroi dei due Mondi?
Speriamo che qualche Consigliere Comunale ponga un’interrogazione su queste tematiche in Consiglio ed una volta chiarite si possano trovare le risposte adeguate per risolvere i problemi, con serenità e precisione, in un quadro complessivo completamente rinnovato.