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IL COMUNE RICOMPRA IL PARCHEGGIO DEL SACRO CUORE

La saga infinita del Park Sacro Cuore continua, ancora una volta protagonista il Comune che  questa volta sembra deciso a scrivere il capitolo finale (o almeno ci prova). Dopo oltre tre decenni di attese, fallimenti e allagamenti, l’amministrazione ha deciso,  perché costretta (Ata dovrà chiudere e quindi si dovrà liberare al più presto di questo fardello) ad investire 300 mila euro per riacquistare il diritto di superficie del parcheggio sotterraneo da Ata, l’ex partecipata di Palazzo Sisto.
Un affare, no? Dipende dai punti di vista. …QUI tutta la storia
La giunta  come sempre immagina già un paradiso per bagnanti estivi, nuotatori della piscina Zanelli, e chiunque si trovi nel raggio d’azione del quadrilatero ottocentesco, mentre l’opposizione, Meles in testa,  considera l’acquisto come “una spesa senza senso,” considerando che per far funzionare il parcheggio servono altri due milioni di euro.
Certo, basta non pensare troppo a tutti i problemi che hanno affondato questo progetto iniziato nel lontano 1992, il park è stato costruito vicino al Letimbro e sotto il livello del mare, il che ha mandato in fallimento ben tre imprese.
Ma il vero problema sono i vandali, l’allagamento e i senza tetto che lo hanno trasformato in una discarica. Il Comune ha un piano, riqualificare tutto e collegare il parcheggio con il lungomare tramite un passaggio sotterraneo, eliminando il fastidio di fare il giro da via Cimarosa.
Con un piccolo assegno da 300 mila euro e un progetto risalente al 2007 il comune (cioè noi) si prepara a sfidare nuovamente tutti i problemi: costruito in zona esondabile, rampa eccessivamente ripida, troppi muretti e spigoli, l’accesso difficoltoso, posti auto troppo stretti, non è a norma antincendio e altro ancora.
Ma che importa basta convincere i cittadini che lo si acquista per recuperare i posti auto.

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