L’agenda del Patto per Savona prometteva “Riapriamo le serrande”, un piano ambizioso per il rilancio del commercio e la creazione di distretti urbani con iniziative e progetti. Tuttavia, la realtà racconta una storia ben diversa: anche nell’ultimo mese del 2024, Savona saluta tre attività storiche, simbolo di quartiere e tradizione.
Riaprire le serrande e sostenere le attività locali non può essere solo uno slogan; serve un impegno concreto per mettere il commercio al centro delle progettualità comunali.
La Lavanderia Santa Rita, dopo 41 anni di attività in via Carducci, abbassa definitivamente la saracinesca. Cristina Canepa, la titolare, racconta con rammarico le ragioni della chiusura: “Avrei voluto cedere, ma l’adeguamento dei macchinari è troppo costoso. Mi spiace per i clienti, soprattutto gli anziani, che qui trovavano anche un punto di riferimento sociale oltre al servizio.”…leggi
Nel cuore della città chiude anche la storica pizzeria Spizzy, che per oltre due decenni ha nutrito generazioni di savonesi. Il titolare ricorda i suoi inizi e il contributo innovativo dato al settore con la consegna delle pizze a domicilio. Ora, però, è giunto il momento di fermarsi.
Infine, anche Il Pellicano, negozio di abbigliamento per bambini (di cui abbiamo scritto ieri), si arrende alle difficoltà. La titolare, Alessandra Bernini, sottolinea il calo del passaggio e delle vendite, dovuto anche alla pedonalizzazione di via Manzoni.
La chiusura di queste attività riflette un problema strutturale che non può essere ignorato: i negozi di vicinato, fondamentali per la vita quotidiana e la socialità dei quartieri, sono sempre più schiacciati dalla burocrazia, dai costi crescenti e dalla competizione con il commercio online.
Savona perde così pezzi della sua identità, frammenti di una storia fatta di persone, tradizioni e incontri. Le promesse di rigenerazione urbana e valorizzazione del commercio sembrano lontane dalla realtà: i progetti restano spesso sulla carta, mentre le saracinesche si abbassano per sempre.
Nel frattempo, il Sindaco e i membri della sua giunta continuano ad annunciare le meraviglie realizzate per rilanciare la città. Tuttavia, la dissonanza tra proclami e realtà è sempre più evidente, lasciando la città a interrogarsi su come invertire questa tendenza e salvaguardare il cuore pulsante del suo tessuto sociale ed economico.