Il Comitato Sanitario Locale Valbormida scrive al Sindaco di Cairo

SANITA’ IN VALBORMIDA
Il Comitato Sanitario  Locale Valbormida scrive al Sindaco di Cairo
Preg. mo  Sig. Sindaco Fulvio Briano,
per l’ennesima volta leggiamo le sue critiche al Comitato Sanitario Locale Valbormida su due articoli apparsi rispettivamente sul Secolo XIX, il giorno giovedì 24 luglio 2014, e sulla Stampa il giorno 30 luglio 2014.

Riteniamo che sia dovere di un Sindaco rapportarsi con tutti i cittadinii che sono portatori di una proposta di interesse pubblico, anche se la proposta non è condivisa; trincerarsi dietro la scusa che il Comitato Sanitario è un Soggetto politico rappresenta una scorciatoia per evitare di affrontare gli argomenti proposti.
 
Effetivamente il Comitato Sanitario è un interlocutore politico e non partitico, in quanto si occupa di tematiche che interessano tutta la cittadinanza e che vengono dibattute in incontri pubblici ai quali si invitano tutte le forze politiche del territorio.
 
La proposta che ha suscitato la Sua indignazione, ha solamente l’obiettivo di permettere ai cittadini che vivono in aree disagiate di raggiungere in caso di emergenza ed a parità di prestazioni offerte, l’ospedale più facilmente raggiungibile indipendentemente dai confni regionali.
 
Questo per offrire maggiori garanzie di sopravvivenza a chi si trova in pericolo di vita e non ha la fortuna di vivere in prossimità di un grande ospedale.
 
Ciò non toglie che noi continueremo a difendere e sostenere il ripristino dei servizi essenziali che sono stati eliminati negli ultimi anni dall’Ospedale di Cairo Montenotte, il quale deve essere considerato “Ospedale di Area disagiata”.
 
Ci appare quanto mai paradossale che il Sindaco di Cairo Montenotte affronti la situazione sanitaria locale come una competizione tra ospedali, sollecitando la rivalità tra Cairo Montenotte e Ceva; la campagna elettorale per le elezioni regionali è iniziata, ma Le chiediamo, cortesemente, di non strumentalizzare la sanità pubblica per i suoi obiettivi elettorali, trascurando le esigenze ed i bisogni dei cittadini, dei quali Lei deve essere il garante.
 
Sollecitandola nuovamente a riflettere sulle posizioni da Lei assunte, La invitiamo a partecipare al nostro prossimo incontro pubblico, nell’ottica di un confronto partecipato che deve comprendere idee e posizioni diverse, a garanzia di un processo costruttivo e democratico.
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