“IL COLORE DEGLI SFRATTATI”

 RITA VITALONI
UNA SAVONESE UN PO’ SPECIALE
“IL COLORE DEGLI SFRATTATI”
dal 28 settembre al 5 ottobre
Una mostra a Villa Cambiaso  per aiutare gli sfrattati

Questa mie opere si inseriscono in un progetto che ho voluto chiamare “IL COLORE DEGLI SFRATTATI” la cui ideazione è nata in me a seguito di una dolorosa esperienza personale; uno sfratto subito unitamente alla mia famiglia, con un bambino di 5 anni, non per morosità; riconosciuti proprietari dal 1989 al 2005 dalla legge, in un contesto ereditario senza nessuna sentenza definitiva, senza neppure ricevere un centesimo delle ingenti spese di ristrutturazione dell’appartamento e addirittura con la richiesta fattami di circa 20 anni di canoni, richiesta assurda ma accolta.

Ho visto morire in questi anni mia madre dal dolore , abbiamo dovuto sostenere pesantissime spese legali e ancora chissà quante dovremo ancora pagarne, prima che la vicenda che dura ornai da decenni si concluda; chiediamo che venga pronunciata una sentenza finale, che la nostra famiglia possa vivere finalmente un’esistenza normale. La durata dei processi è abnorme e il sistema italiano è veramente una macchina spaventosa per delle persone semplici e comuni.

Naturalmente, io e la mia famiglia siamo anche da tempo sottoposti ad una notevole pressione psicologica, che incide negativamente, in maniera consistente, sulla nostra serenità e qualità di vita.

In questa sofferenza è però maturata in me la determinazione di avviare una serie di iniziative in campo artistico e culturale per far emergere agli occhi delle persone, una miriade di situazioni di difficoltà economiche, personali e familiari, che coinvolgono una parte sempre maggiore di popolazione, cercando anche la collaborazione di tanti amici artisti. Vorrei dunque aiutare concretamente e non solo a parole, per quanto mi sarà possibile persone che hanno subito delle situazioni difficili e per vari motivi ed a vario titolo si trovano, in un periodo critico della propria esistenza.

Nei miei quadri in cui il protagonista vuole essere il colore, desidero far entrare e percepire in chi osserva , la mia tensione ma anche lasciare libera la propria immaginazione per far nascere in ognuno delle proprie personalissime sensazioni.

Ancora grazie e saluti cordiale

Rita Vitaloni

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