Il clone del “Cazzaro Verde”

Con l’avvicinarsi delle regionali, il Ripamonti cerca di dare il meglio di se stesso, per portare a termine il suo progetto sfascista, che dura esattamente da quando era stato assessore nel comune di Savona, incarico lasciato per fare il Senatore del Repubblica (sì proprio così). Con lo stesso acume del “Cazzaro Verde”, fomenta da tempo una guerra interna alla Lega eliminando, politicamente, tutti gli avversari che si sono permessi di contestare il suo pensiero, onde poter allargare il “cerchio magico” con più fedeltà e meno  qualità.

La testimonianza sta nei prossimi candidati alla regione:

– Maria Zunato, già dipendente del Comune di Millesimo

– Stefano Mai, già dipendente Autogrill

– Maria Maione, già barista

– Roberto Sasso Del Verme, suo socio in una agenzia immobiliare

– Brunello Brunetto, anestesista già burlandiano.

Con la ciliegina sulla torta ovvero la defenestrazione del consigliere regionale Paolo Ardenti, unico personaggio, che in questi anni, ha seguito l’Assessore alla Sanità Sonia Viale, studiando e cercando di apprendere le problematiche della sanità ligure, al netto ovviamente, di tutte le carenze e di tutti gli errori della gestione della Giunta Toti.

A questi esempi vanno aggiunti, per fare buon peso, molti altri inciampi di questi ultimi anni:

– Ata nomina e successive dimissioni dei vertici – gestione fallimentare;

– elezioni comunali perse ad Albenga, Pietra Ligure, Finale Ligure ed in tanti altri comuni minori;

– sezioni del Ponente dissolte a causa di segretari incapaci e troppo accondiscendenti;

– nomina e successive dimissioni del Presidente dei servizi ambientali di Borghetto creando problemi all’ente;

– accanimento contro ottimi amministratori non fedeli ad esempio nel Comune di Borghetto;

– nomina del Presidente Arte con attuale gestione insufficiente

Infine l’uso e getta di iscritti utilizzati per le attività politiche varie (gazebo etc.) a cui non è mai stato dato un riconoscimento per il loro impegno, anzi, se non fedeli al cerchio magico, cacciati in malo modo come in occasione del recente nuovo tesseramento (gli incarichi più importanti sono sempre stati dati a persone non iscritte alla Lega).

Concludendo la prima regola del pensiero ripamontiano “non disturbate il manovratore” anche se vi porterà a sbattere, vedi clone del “Cazzaro Verde”.

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