Il dibattito si infiamma soprattutto intorno alla questione dei voti moderati e civici, un segmento cruciale per il centrodestra, con Bucci che cerca disperatamente di mantenere la sua immagine di candidato indipendente, nonostante il chiaro sostegno dei partiti di destra. Tuttavia, questa sua posizione civica “su invito” ha suscitato non poche perplessità, dando l’impressione che il sindaco stia cercando di destreggiarsi tra una chiamata dall’alto e una base politica che lo vede sempre più allineato.
Non è solo l’opposizione di centrosinistra a metterlo in difficoltà. Le tensioni all’interno del terzo polo, con Italia Viva e Azione che tentano di accordarsi su una lista comune, complicano ulteriormente il quadro. La fuoriuscita di alcuni esponenti locali da Italia Viva, pronti a sostenere Bucci, aggiunge ulteriore fermento a un panorama politico già frammentato. In questo clima di incertezze, la figura di Bucci si trova al centro di una contesa elettorale in cui le alleanze sembrano meno stabili di quanto appaiano.
Non mancano i momenti di ironia e polemica. A Telenord, Bucci ha sfoderato il suo lato più graffiante, lanciando battute e frecciate ai vari esponenti politici presenti. Un esempio eclatante è stato il suo scontro con Davide Natale, segretario del PD ligure, riguardo ai lavori della Diga. Bucci ha accusato il PD di aver ritardato i lavori, provocando una risposta altrettanto ferma da parte di Natale, che ha criticato il tono della campagna elettorale, accusando Bucci di spostare il dibattito sul piano personale.
Intanto, il confronto si accende anche tra altri protagonisti locali. Matteo Rosso di Fratelli d’Italia, Jessica Nicolini, e Ferruccio Sansa si sono espressi sulle elezioni imminenti e sulle liste elettorali, con Sansa che non ha risparmiato critiche al sindaco, accusandolo di aver tradito i genovesi con la sua candidatura “civica ma di parte”. Bucci, pronto al contrattacco, ha evocato un vecchio articolo del 2010 scritto proprio da Sansa, in cui l’attuale politico criticava la gestione della sanità in Liguria. Con tono sarcastico, Bucci ha suggerito che quell’articolo potrebbe tornargli utile nelle polemiche attuali, facendo intuire che anche Sansa potrebbe avere qualche scheletro nell’armadio.
Non meno accese le polemiche sui dati occupazionali. Bucci ha contestato i numeri dell’Istat, affermando che Genova, La Spezia e Imperia stanno crescendo, mentre Savona, amministrata dal centrosinistra, sarebbe in difficoltà. Questa dichiarazione ha fatto saltare sulla sedia Roberto Arboscello, consigliere del Partito Democratico, che ha accusato Bucci di mancare di rispetto a Savona e di distorcere i dati reali. Arboscello ha sottolineato che la Liguria ha perso 15 mila posti di lavoro ed è fanalino di coda nel Nord-Ovest, chiedendo una discussione seria e politiche concrete per rilanciare l’occupazione, piuttosto che battibecchi e slogan.
In questo clima di tensione e scambi al vetriolo, Marco Bucci continua a muoversi con l’agilità di un funambolo, tra battute, dichiarazioni altisonanti e la ricerca di una difficile sintesi tra il suo ruolo di candidato civico e l’appoggio sempre più evidente del centrodestra. Riuscirà a mantenere l’equilibrio fino alle urne o cadrà, come suggeriscono i suoi avversari, nella rete dei partiti.
Il campo largo dsta lavorando per sostenere la candidatura di Andrea Orlando come presidente della Regione. Tuttavia, rimangono tensioni con i centristi, in particolare Italia Viva, che vuole rientrare nella coalizione ma ha espresso perplessità. Raffaella Paita (Italia Viva) ha definitivamente scaricato il sindaco di Genova, Marco Bucci, a causa del sostegno ricevuto da Giorgia Meloni. Intanto, Orlando sta per inaugurare il suo point elettorale e si parla di una manifestazione per il lancio della campagna. Restano da risolvere questioni relative ai simboli delle liste elettorali.