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Il cambiare opinabile a Carcare. I nodi del commercio.

Dai banchi dell’odierna maggioranza consiliare, predicavano la sostenibilità del commercio di bottega, ma alla prova dei fatti, approvando lo spostamento della farmacia paesana, condannano Carcare a non averne più una in centro, comodamente raggiungibile da tutti. Unico dato positivo, nell’immobile dello spostamento, la locazione è una garanzia per i proprietari. Triste, il silenzio dell’associazione commercianti denominata CIV.
Sempre in tema di commercio locale, alla prova dei fatti, rinunciando ad un finanziamento del GAL a fondo perso, impediscono al mercato dei produttori locali (il primo sabato del mese) di migliorarsi dal punto di vista delle strutture urbanistiche. Tra i Produttori delusi resta l’attesa per l’aumento del plateatico.
Altra tematica commerciale, complessa, è pure l’arrivo di un nuovo supermercato. Il comune resta appeso alla lama della sentenza del Consiglio di Stato, alla prossima benevolenza degli aventi diritto a costruire una media struttura di vendita e alla morsa della concorrenza tra grandi gruppi commerciali per dividersi il mercato della grande distribuzione. “Guerra” notoriamente combattuta a colpi di ricorsi al TAR. Per Carcare, il caso vuole che il nuovo vicesindaco sia uno dei ricorrenti.
Ora l’asse del “nodo commerciale” si sposta per apparenza di cambiamento, sulla forte volontà amministrativa di puntare sul volontariato no-profit, ovviamente politicizzandolo, per ciò scambiando le cariche di responsabilità con biglietti di ricompensa per gli aiuti elettorali. Nasce così una nuova Pro Loco. Su un altro fronte riparte la Protezione Civile, a dire di alcuni abbandonata, ma il nuovo direttivo è lo stesso di prima, avranno forse trovato il sentiero smarrito?
Insomma, tanto volontariato, a dire degli stessi attori per fare il bene del paese, organizzando feste e festicciole per accrescere i prenumerati fiscali delle sole attività di somministrazione, con le associazioni di categoria commerciali alla finestra, in attesa di altri timidi segnali di cambiamento.

Un artigiano carcarese.

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