Il biglietto da visita di Savona
A Savona si accede in macchina, in treno ed in nave: le porte della città sono il casello autostradale, la stazione Mongrifone e la Torretta.
Il primo impatto al casello, se si esce alla barriera, è il profumo di…depuratore consortile; se invece l’uscita viene anticipata ad Albisola ci si troverà in una coda continua sino all’ingresso di Savona.
Mi pongo alcune domande:
|
chi ha avuto l’idea ed a cosa serve il pseudo deodorizzatore del consortile?
Non sarebbe stato molto più semplice e economicamente vantaggioso pensare ad un’azienda “energia”, come a Brescia, per recupero e teleriscaldamento? Ed ancora il tracciato dell’Aurelia bis, con gli ingressi e le uscite a progetto ha un senso? La viabilità di ponente è in grado di sopportare il traffico che andrà a gravare su corso Ricci? Nelle città, amministrate con cura, le macchine vengono lasciate fuori città e per fare ciò sono stati previsti parcheggi periferici e servizi navetta. A Savona abbiamo fornito gli uffici tecnici comunali di compassi per tracciare rotatorie ridicole (via Stalingrado/via Chiappino una tra le tante..),tracciato piste ciclabili sui marciapiedi, inserito a pioggia attraversamenti stradali non regolamentati ma fondamentalmente si è lasciata la soluzione ai veri problemi del traffico alla fantasia degli automobilisti. I nostri amministratori hanno cose molto più importanti a cui pensare. Il viaggiatore che arriva a Mongrifone trova finalmente una stazione accogliente ma appena fuori ha davanti a se davanti una baraccopoli: eppure siamo a cento metri dal centro ottocentesco! La situazione è così dagli anni 60;sono state realizzate le Ammiraglie ma poi..? Un progetto serio, realizzabile, che unisca le due sponde del Letimbro non è prioritario rispetto allo scempio di un Crescent 2? Tracciare le linee programmatiche di intervento e proporre una realizzazione in project financing è un impegno troppo gravoso oppure i nostri Amministratori non sono in grado di pensare e fare ciò? Costa Crociere ha fatto grossi investimenti su Savona per accogliere i propri passeggeri, ma Savona cosa da agli stessi? Un ingresso in porto con vista sul carbonile, una sequenza di edifici (via S. Lucia) con facciate fatiscenti, una Torretta su cui è anche illeggibile lo stemma della città. Rendere via S. Lucia una “palazzata” ovvero tornare al borgo ligure, così come Camogli ,è solo un sogno? Riportare la Torretta all’onore del mondo è utopia? Mi scuso per tutte le domande che mi sono posto ma il vero problema è che, come di manzoniana memoria, il coraggio non lo si può dare a chi non ce l’ha non si può pretendere di far albergare il senso del bene di Savona in palazzo Sisto IV . |