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Il 30 agosto inizia la raccolta firme per chiedere la riapertura di Corso Italia

La chiusura di Corso Italia alle auto è stata una decisione scellerata della giunta comunale. Nonostante le proteste dei cittadini e le richieste di riapertura in consiglio comunale, Palazzo Sisto, invece di ascoltare i cittadini (ma non era la giunta della partecipazione?), rimane fermo sulla sua posizione. Con un progetto di riqualificazione da 1,6 milioni di euro, l’amministrazione intende trasformare la zona pedonale, che molti vedono ormai come un deserto urbano, mentre Via Paolo Boselli e Piazza Mameli sono diventate delle vere e proprie camere a gas.
Per dare ulteriore sostegno a questa posizione, il Comune ha affidato uno studio alla società Sintagma (utilizzando ulteriori fondi pubblici), che ha analizzato ogni possibile scenario – tranne, ovviamente, quello che prevede la riapertura al traffico. Secondo Sintagma, tutte le ipotesi prese in esame mostrano indicatori di miglioramento rispetto alla situazione attuale, ma non si avvicinano nemmeno a com’era prima della chiusura di quel piccolo tratto pedonalizzato, che ha creato non pochi disagi.
Per questo motivo, a partire da venerdì 30 agosto, l’opposizione (Pensierolibero.zero e M5Stelle) lancerà una petizione per fare pressione sul Comune e chiedere la riapertura di quel tratto di Corso Italia. Sono previsti banchetti nel centro città e raccolte itineranti negli altri quartieri per raccogliere firme. Si prevede una massiccia partecipazione.

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