Centrale Tirreno Power, Paladini, Quaini e Tuvè | IN CHE MANI SIAMO!!! Il sedicente “partito dei valori” a Roma come da noi si caratterizza sempre di più come una accozzaglia di carrieristi, buoni per tutte le stagioni e le “transazioni”, |
il che la dice lunga sull’ affidabilità di personaggi che palesano uno spiccato senso “delle occasioni” che li rende altamente inaffidabili e quindi pericolosi sia al governo che all’opposizione. Un esempio concreto e molto attuale per i savonesi? Ecco fatto!!! Ieri alcuni maggiorenti di quel sodalizio hanno tentato di riposizionarsi sulla questione dell’ampliamento a carbone di Tirrenopower, nel timore di rimanere spiazzati rispetto al movimentismo di Burlando e del PD, il quale, dopo aver raccolto le firme contro il carbone, ora si accinge ad una sfacciata inversione ad “u”,su pressione dei soliti poteri forti con i quali non ritiene mai di entrare in conflitto. Leggetevi con pazienza e senza risate “omeriche” le posizioni dei dipietristi e segnatamente quelle del presidente della commissione sanità regionale il quale ci delizia di considerazioni talmente puerili che rischiamo di invocare la mamma, tanto ci fanno regredire alla prima infanzia!…leggi… Eppure trattasi di un medico pluridecorato, che evidentemente non segue molto l’ordine provinciale cui appartiene e stima i cittadini talmente “babbioni” dal credere che si possa essere “per l’ampliamento a carbone purché le emissioni diminuiscano e scendano sotto i limiti di legge”. Ora, una simile enormità non può essere tollerata in bocca a nessun politico che sia in buona fede, anche perché la letteratura sui costi sociali di questo combustibile sta diventando enorme: e bene farebbe il nostro a cominciare ad impratichirsi dell’argomento, magari chiedendo lumi a qualche suo collega e cercando di rispondere al quesito di fondo: i costi “esterni” dell’uso del fossile, li deve pagare l’azienda oppure pantalone?…leggi. |
SULL’ARGOMENTO LEGGI L’INTERVENTO DI ANTONIA BRIUGLIA da trucioli savonesi |