I Talebani della politica italiana

I Talebani della politica italiana

E’ di oggi la notizia che, purtroppo, un altro iataliano è morto in Afghanistan.
I dibattiti politici si sprecano. Torniamo a casa dice Di Pietro che potrete pensarla come volete ma è l’unico che ha letto ultimamente la Costituzione italiana.
Gli altri (tutti) disapplicano di fatto il dettato costituzionale.Nelle parole e ovviamente nei fatti.
Questo tanto per precisare….

Però, dato che i nostri politici sono, alla bisogna, tutti talebani, consideriamo la Costituzione per quello che è. Un insieme di norme che gran parte di chi siede in parlamento non sa nemmeno cosa contengano.

 I talebani di casa nostra sono anche peggio delle povere donne afghane. Loro usano anche gli occhiali scuri così non vedono niente.

 Per sentirli bene bisogna guardare i programmi mattutini.

  Stamane il signor Palombelli, sempre più Piacione, disquisiva (sic) con Boaniuti, che in modo forbito rispondeva pacatamente e signorilmente. Non alteriamoci fin dal mattino, ha detto Palombellino, e l’altro (sordo credo) che continuava. Per amor di precisone.

 Quando, se avessero le palle, di fronte ad ogni e qualsiasi problema scottante dovrebbero per lo meno scannarsi. Visto che il dialogo è una parola del vocabolario e nelle realtà non esiste.
Loro niente.

Trattano, quando l’audience è meno importante, come se fossero tra loro, salottieri e garruli,che poi si vanno a prender il caffè insieme intanto…. e noi poveri piccioni ( credo sia vero) testimoni di questi dialoghi che sembrano trattare di “Cose Loro”. Mica si ricordano che ogni volta che aprono quella bocca (che si trova sotto il naso, parallelamente in baso agli occhi..tanto per precisare) la aprono in nome e per conto nostro?

Per me sono tutti talebani.