I problemi della sanità e il futuro del San Paolo

SI PUO FARE A MENO DEL SAN PAOLO??
LE CONSIDERAZIONE E I DATI DICONO  “NO”
Ci ha fatto  piacere che, alla nostra denuncia sulle ricadute del “Patto della Salute” sui Savonesi, sia seguita la lucida e puntuale analisi, supportata da dati inconfutabili, di un medico del San Paolo di Savona…LEGGI… E’ il primo e speriamo non sia l’ultimo; è giunto il momento che altri medici inizino ad esternare, senza remore e paure di ritorsioni, il loro latente e strisciate malumore.
 I Primari Medici e gli operatori sanitari conoscono i problemi della sanità e il futuro del San Paolo meglio di chiunque

Si  invita tutti a riflettere iniziando dal Dir. Gen. Neirotti ai suoi prodi collaboratori Dott.sa Agosti e Baldinotti, in quanto è responsabilità loro, indicare e fornire analisi su tutte le conseguenze e i risvolti negativi che si avrebbero da un depotenziamento del San Paolo.

E inimmaginabile continuare a sostenere il potenziamento del Santa Corona come alcuni fanno, con faziosità, partigianeria e acredine nei confronti del San Paolo.

A partire dal Presidente Burlando, all’Assessore alla Sanità Montaldo, alla futura candidata alla Presidenza della regione Paita (Burlando 2.0), ai Consiglieri di maggioranza e opposizione (Miceli sappiamo dei suoi interessi), Melgrati (il terminator ingauno) gli altri Consiglieri Boffa, Torterolo, Marsella e Rambaudi (pro domo sua) inutili e semplici inascoltati soldatini, tutti in coro a sostenere il mantenimento e addirittura il potenziamento del Santa Corona.

I segnali e le azioni perseguite da tempo sono purtroppo evidenti e sono sotto gli occhi di tutti, specialmente degli operatori che nella sanità vivono e operano, mentre chi deve e ha il diritto di venire informato viene tenuto all’oscuro da questi giochi di potere con ricadute negative sulla pelle dei cittadini.

Estremi per autorevoli interventi esterni? Chi lo sa?

Oggi l’unica cosa certa che merita di essere annotata con soddisfazione  è che si è iniziato a rompere questo silenzio che sapeva un po’ di omertà.

Auspichiamo che altri Primari, Medici e chi vorrà metterci la faccia per dare, con le loro competenze, un fattivo contributo a tutta la comunità savonese (anche agli Ingauni) un servizio sanitario di eccellenza che vada aldilà di faziosità e aldilà di interessi che nulla hanno a vedere con la salute dai cittadini.

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