Sono perfettamente d’accordo con questo pezzo. Pur se bisogna dar merito al personaggio in questione delle sue tante battaglie civili e del suo coraggio (visto che non esita a mettersi anche contro realta’ veramente pericolose), la sua vena fustigatoria, da savonarola, il suo furore iconoclasta indiscriminato, il mettere sullo stesso piano colpevoli, presunti tali, accusati, sospettati, sfiorati da dubbi e ingenui o incauti o calunniati, non giova alla causa generale della ripulitura della societa’, perche’ finisce paradossalmente per danneggiare di piu’ i meno coinvolti, trascinando tutto nel calderone generale qualunquista del “tanto sono tutti uguali” che, come e’ arcinoto, favorisce solo i peggiori. Anzi, e’ tattica consumata dei medesimi per rimanere a galla.