Come noto, l’Unione Industriali della Provincia di Savona è la consociata provinciale della Confindustria, la principale organizzazione che rappresenta gli interessi delle imprese manifatturiere e di servizi italiane con sede in Viale dell’Astronomia all’EUR.
Sulle colonne del Secolo XIX di sabato 20 novembre Berlangieri, a nome della categoria che rappresenta, si dichiara stufo «di pagare di tasca nostra, con drammatiche ricadute sull’economia del territorio, la corsa ai ripari di Autostrade, che ha aperto una serie interminabile di cantieri per coprire le inadempienze di anni», chiedendo nella migliore tradizione assistenzialista italiana un intervento delle istituzioni verso Autostrade.
Più che la classe imprenditoriale che Berlangieri rappresenta, a pagare per le inadempienze di quelle che dovrebbero esse le classi dirigenti italiane sono i lavoratori dipendenti, i piccoli consumatori ed i pensionati che in questi anni hanno visto diminuire i propri redditi ed accesso ai servizi essenziali. Come ormai è consolidato, da anni le grandi imprese private e pubbliche capitalizzano i guadagni e socializzano le proprie inefficienze sulla collettività.
L’imprenditoria italiana auspicherebbe l’abolizione del reddito di cittadinanza ritenuto una misura assistenzialista, ma forse per prima cosa il padronato italiano dovrebbe imparare a lavare i propri panni sporchi in famiglia.
Autostrade per l’Italia risulterebbe tra gli associati di Confindustria Genova.