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i mass media non aiutano

Direi che i problemi gravi andrebbero affrontati con maggiore equilibrio, serieta’ e obiettivita’ rispetto alle ondate emotive che ci propinano i media, facendo diventare “di moda” un problema. Questo assolve al duplice scopo di distrarre l’opinione pubblica (specie quando il campionato di calcio e’ fermo e mancano argomenti) e di spingere verso derive repressive, che spesso risultano isteriche, poco efficaci o strumentali. Per esempio, pochi sanno che la legge antifemminicidio e’ stata solo un pretesto per inasprire la repressione contro le proteste popolari, soprattutto contro la Tav. Le famose “leggi piu’ severe” placano le coscienze dei benpensanti ma non risolvono un bel niente, se in parallelo non si incrementano prevenzione ed educazione. Anzi, se non si parte fortemente da quelli. Per esempio, contro il femminicidio sarebbe molto meglio finanziare i centri antiviolenza, fornire assistenza alle vittime perche’ non siano costrette a rimanere coi persecutori, rieducare gli uomini (o le persone, diciamo) violenti, ma soprattutto partire dall’infanzia, dalle scuole, con una educazione al rispetto e alla consapevolezza dei generi. Tutto il contrario di quel che avviene nella societa’ attuale. Riguardo la cosiddetta pedofilia, nome ipocrita per nascondere la piu’ odiosa delle violenze, quella contro i deboli e gli inermi, tutto va bene, ma per favore, parole come “intensificatasi negli ultimi anni” non si possono sentire. Semmai, su questo come su altri problemi, e’ l’ìnformazione che si e’ intensificata. Ma i problemi sono sempre esistiti, e anzi, prima, fra ignoranza, mancanza di educazione e liberta’ sessuale e omerta’, era pure peggio.

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