I drammatici fatti norvegesi

Scandalose ed offensive pagine del Secolo XIX
 sui drammatici fatti norvegesi
Dopo anni che non chiedo l’ospitalità del vostro blog oggi mi sento in dovere di inviarvi alcune considerazioni.
Intanto le indagini sui misfatti di quel pazzo sono appena all’inizio e, secondo me, bisognerebbe aspettare qualche giorno prima di attribuire paternità e ideologie a chiunque.

La cosa che mi ha scandalizzato e, in mancanza di una presa di posizione della Chiesa cattolica ma anche di tutte le Chiese Cristiane, sono le pagine dedicate dal nostro giornale più letto, Il secolo XIX, che ne attribuisce ai Cristiani ed in particolare a un presunto fondamentalismo Cristiano la responsabilità. Non esiste fondamentalismo Cristiano, e lo dice uno che qualche volta si è anche augurato ci fosse.! Sta scritto ” ama il prossimo tuo come te stesso e perdona le offese ricevute” sta anche scritto ” porgi l’altra guancia” e Dio solo sa quante volte in questi ultimi anni i Cristiani l’hanno fatto. Sta ancora scritto ” andate ad annunziare la novella” il Nuovo Testamento. Non sta scritto ” eliminate i cani infedeli ” e le guerre di religione non le hanno volute i Cristiani che sono stati perseguitati per centinaia di anni. Circa quattrocento anni prima della prima crociata qualcuno ha cominciato a conquistare terre e popoli massacrando chi non la pensava come lui. L’eurabia ne sa qualcosa.!!!! Vorremmo vedere pubblicate con eguale rilevanza le notizie di Cristiani, massacrati ogni giorno in Africa, India e paesi islamici, suore e preti che sono in giro per il mondo ad aiutare i poveri senza chiedere a quale religione appartengano. Ma è troppo facile attaccare i più deboli. Quel pazzo, ariano, seguace delle teorie di Adolfo, cosa ha a che spartire con il Cristianesimo? Adolfo era antisemita e per questo si teneva buono l’islam, massone e fondamentalmente anticristiano. Non facciamo accostamenti ideologici! Invito chi la pensa come me a non acquistare quel giornale fintantochè non farà le opportune precisazioni.
Condividi

Lascia un commento