In tutti i discorsi che coinvolgono principi etici credo che in ogni caso si debba partire dai diritti.
Nel caso della nascita di un figlio da una coppia bigenitoriale o omogenitoriale, esiste il diritto fondamentale del bambino ad essere riconosciuto come figlio di entrambi i genitori, con la conseguente trascrizione formale dell’atto in Comune.
Il “vuoto legislativo“ che esiste nel nostro Paese nel caso dei bimbi nati da coppie omogenitoriali è stato addirittura inasprito dalla circolare del Ministro Piantedosi per bloccare le registrazioni all’anagrafe di bambini di coppie omogenitoriali
La politica dovrebbe assumersi l’onere di legiferare anche su questioni etiche, le quali coinvolgono diritti fondamentali delle persone.
E’ normale che un bambino che nasce dall’amore di due persone non veda riconosciuto il suo diritto di “figlio” di entrambe, siano esse di sesso diverso o dello stesso sesso?
Su questo il Parlamento europeo ha “bacchettato” il Governo Meloni sullo stop alle registrazioni, in quanto
“Oltre a portare una discriminazione delle coppie dello stesso sesso, la discriminazione cadrà sui figli, costituendo una violazione diretta dei diritti dei minori, quali sono elencati nella Convenzione delle Nazioni unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 “
E’ normale quindi che esistano figli di serie A e figli di serie B?
E’ normale che siano calpestati i diritti dei minori?
Assolutamente no e quindi bene ha fatto il Sindaco di Savona Marco Russo a disattendere la circolare Ministeriale, effettuando la trascrizione del minore.
La società progredisce a passi spediti e non è ostacolando questo cambiamento che ci si avvicini alle persone, soprattutto ai giovani, con i quali per professione mi confronto tutti i giorni, i quali dimostrano una disaffezione alla politica anche per la lontananza dai problemi reali.
La politica deve al più presto colmare il vuoto legislativo esistente e la maggioranza di Governo dovrebbe superare quel becero conservatorismo di cui è intrisa fino al midollo; il Paese ha bisogno di risposte reali.
Stefania Scarone
Coordinatore Provinciale M5S