Grillo, il “razzismo” e il MoVimento 5 Stelle

 UN BEL TACER…
non fu ma scritto! Cari amici che siete stati eletti nelle liste a “5 stelle” cercate di far capire al santone di Genova che e’ tempo di mettere la sordina perché, se  va avanti così non solo  perderà le “stelle” che si e’ auto-attribuito, ma tornerà ad essere considerato un “guitto” da avanspettacolo, del tutto inaffidabile, facendo un enorme regalo alla casta che ci sgoverna! Peccato, perche’  vi e’ bisogno di persone pulite e “nuove” ma non  certo di un “marinetti”  con la barba!…leggi!
Grillo, il “razzismo” e il MoVimento 5 Stelle di Milena Debenedetti
In questi giorni rimbalzano sul web e non solo, polemiche relative a una dichiarazione di Grillo in merito alla cittadinanza agli immigrati…

Con gran scalpore e invettive, soprattutto da parte della sinistra rediviva per l’occasione, ma non mancano i rinforzi offesi e perplessi dalla destra moderata, rapidamente dimentica della Bossi-Fini, del gran calderone berlusconiano leghista, di tutte le porcate degli ultimi anni e quant’altro.

Ora, prima di analizzare la questione in sé, pregherei caldamente anche le persone più prevenute verso Grillo (che lo so,  a molti è antipatico proprio come personaggio), diffidenti e preoccupate di tutto ciò che gli si muova intorno, di fare un piccolo sforzo, sgombrare per un attimo la mente dai preconcetti e far caso a questi tre piccoli indizi:

   i giornali che principalmente fanno clamore in questi giorni, soprattutto organi di sinistra moderata come Repubblica o altri come il Corriere, sono fra i più ostili a Grillo, per via della sua  battaglia contro i finanziamenti pubblici alla stampa e perché lo vedono come minaccia verso i partiti e i poteri che loro rappresentano. Mentre tacciono come tombe quando lui, o peggio il MoVimento, fa proposte concrete o condivisibili. Ugualmente “ a corrente alternata” è il collegamento con il MoVimento 5 Stelle: se fa comodo, si nomina per mostrarlo in rivolta, altrimenti ci si guarda bene dal citarlo, riguardo il suo operato nei consigli, come se non esistesse, men che mai mostrandolo come entità autonoma.

  L’Italia di recente è scivolata al sessantunesimo posto, ripeto sessantunesimo, dietro mezza Africa, nella classifica della libertà di stampa. Qualcosa vorrà pur dire.

  il  MoVimento 5 Stelle, negli ultimi sondaggi elettorali, è dato in crescita intorno al 7,5 %.

Questi sono dati di fatto, non opinioni. Premesso questo, se ancora vi fidate ciecamente di Repubblica come del Vangelo, se siete irrevocabilmente convinti che Grillo sia il nuovo Berlusconi, il germe del nuovo fascismo, e i suoi “seguaci” dei fanatici o degli estremisti improvvisatori che si bevono qualsiasi panzana, antipolitici che vogliono solo distruggere e mai costruire, eccetera… Insomma, se più o meno siete del PD e non siete Adinolfi, potete anche smettere di leggere, tanto non vi convincerò in alcun modo. Poi magari avete amici nel MoVimento, e li stimate e li ritenete degne persone, e razionali,  ma non vi chiedete mai, perché, in quanto tali, seguano secondo voi ciecamente un  presunto “guru”.

Per tutti gli altri, ecco qui i fatti per come li vedo.

     Grillo ho espresso male, molto male, in modo eccessivamente sintetico e ambiguo, un punto di vista. Credo che volesse concentrarsi sul fatto che, ormai da anni, quando le cose vanno male sul piano dei consensi ed emergono tutte le lacune e le azioni antipopolari dei partiti, nonché gli inciuci, si tira fuori qualche bell’argomento ideologico, così ci si scanna e si raccolgono le persone intorno agli ideali.  Ripeto, credo, perché io non sono Grillo, ma un’altra testa pensante e autonoma, checché se ne dica e si immagini. In questo senso riprendeva gli argomenti, di obiezione alla campagna sul diritto di cittadinanza,  molto più articolati e comprensibili, anche se non necessariamente condivisibili, del consigliere piemontese Bono.

 

    La reazione questa volta NON è stata, ripeto, NON, quella che vogliono farvi credere Repubblica e soci, e cioè, la presunta “rivolta” dei grillini traditi. I commenti del blog che citano, anche nominativi per darsi autorevolezza, sono in massima parte di utenti avventizi del blog stesso, non certificati, spesso indirizzati lì proprio dalle polemiche dei giornali e palesemente all’oscuro degli argomenti e delle opinioni correnti del MoVimento. Agitatori, insomma.

     A questo punto direte, tornando a indignarvi: allora i “seguaci” hanno dato ragione agli argomenti  razzisti! Allora vedete che siete come la Lega eccetera eccetera. No. Non è andata così: da varie parti d’Italia e da vari esponenti del MoVimento 5 Stelle è giunta la risposta, pacata, serena, riflessiva. Spiegavano in che misura non erano d’accordo, affermavano che avevano già votato o probabilmente avrebbero votato a favore della mozione. Sia i consiglieri dell’Emilia Romagna (anche se Repubblica, il vostro bell’esempio di informazione obiettiva, aveva erroneamente detto che si fossero astenuti), sia il consigliere Bertola di Torino, sia altri. Anzi, quest’ultimo aveva avuto una discussione con il consigliere regionale Bono in proposito, e come l’aveva risolta? Ponendo il quesito sul web e attenendosi al parere della maggior parte di cittadini e simpatizzanti, a favore della mozione.

E tutti a dire, con tranquillità: caro Beppe, in questo caso l’UNO vale UNO è valido anche per te, noi decideremo sì o no a seconda della mozione, del parere degli elettori e con la nostra testa. Una bella prova di maturità.

Nessuna frattura, nessuna rivolta, nessun dramma. Il MoVimento, poco alla volta, sta raggiungendo il suo equilibrio e applicando la sua idea di democrazia diretta. Mi dispiace tanto se questo collide con l’idea preconcetta che tutti diffondono, del capo che ordina e i seguaci plagiati eseguono. Ma è la realtà, e per fortuna si può coprire con le calunnie fino a un certo punto. 

Noi continuiamo per la nostra strada, fiduciosi e autonomi, e vedremo dove ci porta.

Milena Debenedetti

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