Gli Incassi delle multe vanno alla manutenzione delle strade come prevede la legge? Il caso Savona

Il nuovo Codice della Strada, recentemente approvato, ha introdotto una serie di modifiche che stanno facendo discutere cittadini e amministratori locali. Tra le novità più controverse, spicca l’obbligo di installare autovelox in tutte le strade comunali, senza alcuna distinzione tra aree urbane e periferiche. Una misura che, se da un lato potrebbe migliorare la sicurezza stradale, dall’altro solleva dubbi sulla sua reale efficacia e sui costi di gestione.
Ma non finisce qui. Secondo il nuovo Codice, le multe possono essere comminate non solo dai tradizionali agenti di polizia locale, ma perfino dai netturbini. Una scelta che, oltre a sembrare paradossale, apre interrogativi sulla preparazione di questi nuovi “controllori” e sulla loro capacità di garantire un’applicazione corretta delle norme.
Tuttavia, la mancanza più grave del nuovo Codice non riguarda le regole, ma l’assenza di strumenti per monitorare come vengono utilizzate le somme derivanti dalle sanzioni. La legge prevede che i proventi delle multe non possano essere impiegati per sanare i bilanci comunali, ma debbano invece essere destinati alla manutenzione delle strade, alla viabilità e alle infrastrutture. Eppure, non è stato inserito alcun meccanismo che consenta un controllo effettivo sull’utilizzo di questi fondi….guarda il video

A Savona, che fine fanno le somme derivanti dalle sanzioni? Tanti incassi, pochi risultati
A Savona, la situazione è un esempio lampante delle criticità del sistema. Negli ultimi anni, il numero di multe è aumentato in modo significativo, ma i cittadini continuano a chiedersi dove finiscano gli incassi. Le strade cittadine necessitano ancora di importanti interventi di asfaltatura, molti semafori non funzionano e la viabilità è un caos.
Invece di interventi strutturali, il comune sembra procedere con soluzioni tampone, insufficienti per risolvere i problemi cronici della città. Questo alimenta il malcontento dei cittadini, che si sentono vessati da un sistema che genera entrate senza restituire adeguati benefici alla collettività.
Il nuovo Codice della Strada solleva più domande che risposte. Se è vero che alcune misure possono contribuire a migliorare la sicurezza, resta il dubbio che altre siano state introdotte più per fare cassa che per risolvere problemi reali. A Savona, come in molte altre città italiane, i cittadini aspettano risposte e, soprattutto, risultati tangibili: strade sicure, infrastrutture efficienti e una viabilità finalmente all’altezza delle aspettative.

 

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