Orlando è fiducioso nella vittoria, e non ha considerato un piano alternativo. Ha già in mente una squadra di governo, con l’intenzione di includere almeno tre o quattro donne e professionisti di grande livello, provenienti anche dalla società civile. Tuttavia, la scelta del vicepresidente dipenderà dai risultati elettorali.
In merito alla gestione della coalizione, l’Onorevole ha sottolineato come la campagna elettorale sia stata un “test di stress” superato con successo, confermando l’unità della coalizione anche sulle questioni più delicate. La sua principale preoccupazione è la condizione della Regione, con un debito significativo nella sanità e una macchina amministrativa in stallo. Orlando ha sottolineato la necessità di affrontare una burocrazia regionale traumatizzata da vicende giudiziarie.
Rispondendo alle accuse di continuità con l’ex presidente Burlando, Orlando ha chiarito che, sebbene Burlando abbia sostenuto la sua coalizione, non esiste una continuità tra loro, dato che spesso hanno avuto visioni differenti. In caso di vittoria, promette di mantenere una posizione indipendente nei confronti del governo centrale, soprattutto su temi delicati come il rigassificatore.
Durante la campagna elettorale, Orlando ha preferito un approccio diretto con i cittadini, rivalutando il confronto di persona nei mercati, nei luoghi di lavoro e nelle piazze. Pur avendo utilizzato i social, ha privilegiato il contatto umano, opponendosi alla pratica “oligarchica” che, a suo dire, ha caratterizzato la politica regionale negli ultimi anni.
Orlando ha anche condiviso i suoi riferimenti politici e culturali, con nomi locali come Varese Antoni, Walter Bertone e Aldo Giacché, e grandi figure storiche come Nelson Mandela e Salvador Allende. Ha ricordato figure liguri iconiche come Natta, Pertini e Taviani.
Il suo ultimo appello agli elettori è stato chiaro: da una parte, c’è l’idea di una Liguria per tutti, dall’altra quella di una Liguria governata per pochi interessi. Sul tavolo c’è una sfida tra un sistema sanitario inclusivo e uno orientato alla privatizzazione, nonché una visione di sviluppo territoriale basato su lavoro di qualità e sostenibile, unito a un impegno contro le diseguaglianze. Orlando ha ribadito tre principi fondamentali: prosperità condivisa, libertà senza discriminazioni e democrazia priva di corruzione e mafie.
Bucci ha chiarito che, se dovesse perdere, continuerebbe a svolgere il suo ruolo di sindaco con lo stesso spirito, ma spera in una collaborazione costruttiva con una eventuale Regione di centrosinistra. Ha già in mente circa venti possibili assessori tra cui selezionerà sette, di cui tre o quattro saranno donne, per garantire una giunta bilanciata.
Parlando della campagna elettorale, Bucci ha affermato di non aver trovato difficili da gestire i suoi alleati e ha minimizzato il peso dell’ombra dell’ex governatore Toti, ritenendo che l’argomento abbia interessato più i giornalisti che i cittadini. Bucci ha anche sottolineato la necessità di mantenere un dialogo con il governo centrale, preferendo offrire alternative anziché dire semplicemente no.
Per quanto riguarda la campagna elettorale, Bucci ha affermato di aver utilizzato sia i social media sia il contatto diretto, con una strategia di ascolto e presenza sul territorio, incontrando i cittadini di persona in luoghi pubblici. Ha riscontrato un feedback molto positivo dalle persone incontrate.
Sul fronte dei suoi riferimenti politici, Bucci ha indicato Winston Churchill e Alcide De Gasperi come figure ispiratrici, apprezzando l’ottimismo di Churchill e la lungimiranza di De Gasperi nel ricostruire l’Italia. Tra le sue preferenze personali, ha menzionato i Green Bay Packers come squadra del cuore e le trenette avvantaggiate al pesto come piatto preferito.
Infine, Bucci ha rivolto un ultimo appello agli elettori, sottolineando che le prossime elezioni rappresentano un bivio per la Liguria: scegliere una Regione proiettata verso il futuro, con infrastrutture, sanità e opportunità di lavoro, o una Liguria legata al passato e al declino. Ha invitato tutti a votare per un futuro migliore per la regione e per le generazioni future
LISTE A SOSTEGNO DI MARCO BUCCI
SAVONA – Stefano Bandecchi, Teresa Simonetta Benetti, Vincenzo Dolce, Valerio Favi
SAVONA – Angelo Vaccarezza, Eraldo Ciangherotti, Maria Teresa Nasi, Claudia Callandrone, Francesca Testa detta Botta
SAVONA – Massimo Arecco, Rocco Invernizzi, Filippo Marino Noberasco, Silvia Rozzi, Antonella Tosi
SAVONA – Stefano Mai, Sara Foscolo, Giancarlo Canepa, Matteo Camiciottoli, Simona Poggi
SAVONA – Stefania Cosso, Gianluca Gandalini, Giuseppe Rappa, Paolo Rossi, Oldano Sapienza
SAVONA – Luigi Tezel, Maria Luisa Formato, Yuri Brioschi, Paola Giribaldi, Enrica Aimo
SAVONA
– Maria Renza Adonide, Alessandro Bozzano, Ilaria Caprioglio, Alberto Delfino, Lorenza Rinaldi
LISTE A SOSTEGNO DI ORLANDO
SAVONA – Simona Simonetti, Maria Gabriella Branca, Jan Casella, Alessandro Isetta, Gabriele Lugaro
SAVONA – Manuela Gozzi, Monica Nigro, Ferdinando Molteni, Massimo Niero, Giorgio Sogno
SAVONA – Roberto Molinaro, Fabrizio Antoci, Luca Gatto, Oriana Dicasagrande, Alice Beltrame
SAVONA – Stefania Scarone, Dario Caruso, Andrea Cerrato, Claudia Laratta, Roberto Piovano
SAVONA – Roberto Arboscello, Manuela Benzi, Giorgio Cangiano, Raffaella Frino, Aurora Lessi
SAVONA – Maria Adele Taramasso, Andrea Zolezzi, Claudia Chiappori,
LE ALTRE LISTE
SAVONA – Nicola Morra, Luigi Bertoldi, Daniela detta Kitta Marenco, Giovanni Battista Cugurra, Paola Calvisi
SAVONA – Antonino Episcopo, Giorgio Cavallero, Bianca Parlanti, Tecla Fumai
SAVONA – Francesco Toscano, Angela Badano, Franco Benotti, Emanuela Gambaro, Danilo Muraglia
SAVONA – Fulvia Boidi, Davide Chiaffitella, Fabrizio Pepe di Marabello, Isabella Vinai, Simona Siccardi
M. ANTONIETTA CELLA – PARTITO POPOLARE DEL NORD si presenta solo a Genova
SAVONA – Antonella Orsi, Ida Germano, Fabrizio Pratesi, Vincenzo Vinotti, Valentina Giaquinta
SAVONA – Erik Bertola, Norma Bertullaccelli, Maurizia Nichelatti, Karim Hamarneh Karim, Giuseppa Rinaldis