Giù le mani dalla Curia

Giù le mani dalla Curia di Savona!

 La recente vicenda sul finanziamento agli oratori, che ha coinvolto alcuni parroci della Curia savonese – ma non il Vescovo come impropriamente annunciato da alcuni organi di stampa locale e notizia immediatamente smentita dalla Procura della repubblica – induce a porsi delle domande e delle riflessioni che ad oggi nessuno in città ha osato sollevare pubblicamente. Sì, perché per quanto Savona abbia ….

…politici di vario orientamento ed in particolare di areacattolica” che per questioni minori sono pronti a stracciarsi le vesti, in questa triste vicenda si sono distinti per l’assordante silenzio.

Queste riflessioni non riguardano il merito della questione che ha già visto la già decisa e perentoria presa di posizione di Monsignor Lupi nella Santa Messa crismale di qualche giorno fa, durante la quale è stato chiaramente detto dallo stesso presule che la trasparenza, la chiarezza e la assunzione di responsabilità, ove venissero accertate, saranno i fari che illumineranno i comportamenti della Curia savonese nell’iter giudiziario.

Le riflessioni attengono, altresì, due questioni fondamentali.

 La prima è che non si può strumentalizzare per fini elettorali una vicenda che in altre realtà avrebbe solo e soltanto seguito un normale iter investigativo. Si potrebbe obiettare che al centro della vicenda vi erano dei preti e una notizia come questa non poteva esser sottaciuta. Ma allora cosa è più importante per l’opinione pubblica: la conoscenza di un fatto oppure il fatto passa in secondo piano rispetto ai protagonisti della vicenda?

Io sono un garantista, sempre e comunque. Prima dei fatti esistono delle persone e prima delle persone esistono dei valori. I sacerdoti incarnano – e non potrebbe essere altrimenti -l’onestà, la trasparenza e la presenza di tutti quei valori che ogni cristiano, e non, possiede o dovrebbe possedere.

Se tale vicenda fosse accaduta ad un uomo qualsiasi certo non avrebbe avuto lo stesso risalto. Accusare invece chi non può difendersi – perché non appartengono al suo DNA l’intrallazzo ed il favoritismo – lo trovo aberrante. Ciò non toglie che la verità in un modo o nell’altro emergerà. Per un cristiano – i cui valori, è bene ribadirlo, sono anche quelli della tolleranza, della capacità di capire e di non condannare anticipatamente – è insopportabile osservare che tali principi sono calpestati senza rimedio proprio da coloro i quali si professano paladini di valori cristiani ma che poi non sono stati capaci di alzarsi e difenderli.

 La seconda questione su cui occorre riflettere è che, comunque la si pensi, la Chiesa in generale è sotto attacco. Non si vuol qui affermare che se esiste in una sporta una mela marcia essa debba essere lasciata insieme alle altre facendo finta di niente. Ma allo stesso tempo non si può pensare che solo perché in qualche sporta si è trovata una mela marcia il contadino sia sempre e comunque produttore di mele cattive.

Conosco personalmente molti dei preti indagati in questa vicenda sin dai tempi in cui facevo volontariato ed ero capo scout. Questi sacerdoti sono persone normalissime che hanno però una dote che non tutti hanno, ossia il sacrificio costante e la disponibilità illimitata verso il prossimo. Per anni ho dato consigli professionali facendo volontariato fiscale a preti che mi chiamavano perchè non riuscivano a capire che differenza ci fosse tra una ICI e una BICI. Diciamocela tutta: “a ciascuno il suo”. I preti e l’amministrazione contabile sono realtà che spesso fanno fatica ad incontrarsi. Sinteticamente, ma nessuno me ne voglia, ottimi pastori di anime, di cui a volte ne perdono il numero.

 Ho poche certezze, ma una non la cambierei con nessuna. Non cambierei mai uno dei tanti preti che oggi a Savona hanno l’indice puntato contro – ma che nel mio crescere mi hanno accompagnato e talvolta bacchettato impietosamente nelle sedute confessionali, anche se assolutamente degli inesperti amministrativi, – con un “Marcinkus” pronto ad assolvermi sempre e comunque.

Giuseppe Lepore 

Candidato FLI – Savona

 

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