“In Italia ci sono milioni di somari che vanno fieri della bandiera tricolore, Umberto Bossi se ne faccia una ragione e la finisca con le sue pagliacciate”. Non fa sconti la Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà, che risponde per le rime all’ennesimo insulto che il leader leghista riserva ad uno dei simboli dell’Italia. “Chi espone il tricolore è un somaro”, aveva sentenziato il senatùr in uno dei suoi comizi: ma la giovane destra rispedisce il messaggio al mittente. “Se la Lega Nord è a corto di risorse per le sue feste paesane, rinunci a qualche pietoso comizio e faccia proposte politiche invece di offendere, magari ragionando anche di riforma delle pensioni – commentano indispettiti i presidenti regionali di Giovane Italia delle regioni del Nord – Il Ministro Bossi ci risparmi questo spettacolo deprimente, sfoghi la sua volgarità altrove: siamo stanche degli insulti anti-italiani e del mancato rispetto verso i valori che uniscono questa nostra nazione. Sulla patria non si scherza”. “Di occasioni per tacere il senatùr ne ha perse davvero tante e la misura comincia ormai ad essere piena. Questa volta farebbe bene a rimangiarsi tutto – continuano i giovani dirigenti. “Se non lo vuole fare per rispetto dei tanti elettori che sventolando quella bandiera gli permettono – con i loro voti – di esse un Ministro della Repubblica,cosi come molti sindaci e presidenti di provincia e regione sono stati eletti con i voti di tanti “SOMARI” come noi, lo faccia almeno per dovere nei confronti di coloro che, per quella bandiera, hanno sacrificato le loro vite per consegnarci una Nazione. Lo faccia per i nostri militari e le loro famiglie, che ogni giorno sotto quella bandiera, donano il loro impegno per la sicurezza ed il prestigio di un intero popolo, leghisti compresi. Ed eviti di parlare in quelle maledette giornate in cui vengono a mancare i nostri soldati, piuttosto che invocare il ritiro delle truppe perché con i suoi sproloqui non fa altro che insultare sia la loro divisa che il loro sacrificio. E rifletta, il senatore: nessuno è mai morto per difendere la bandiera verde della sua padania”. Padania, che continua ad esistere soltanto nella sua testa e non vi e’ traccia di essa né nella cultura né nella storia italiana ,a cui anche il nord ha dato grande contributo con figure come Guglielmo Marconi, Alessandro Manzoni, Italo Svevo solo per citarne alcuni, che mai hanno pensato e operato in termini di ‘padanità’ ma artefici della identità italiana, come Nazario Sauro e altri veri eroi italiani. “Invitamo da oggi tutti i militanti e simpatizzanti de “la Giovane Italia e del PDL” ad esporre dai propri balconi la bandiera Tricolore fino al momento in cui Bossi non chieda scusa per questa ulteriore frase infelice” Michele Barcaiuolo Presidente Regionale Giovane Italia Emilia-Romagna Silvio Giovine Presidente Regionale Giovane Italia Veneto Emanule Locci Presidente Regionale Giovane Italia Piemonte Alessandro Parino Presidente Regionale Giovane Italia Liguria Alberto Locatelli Presidente Regionale Giovane Italia Friuli-Venezia Giulia Antonio Pasquini Presidente Regionale Giovane Italia Lombardia Mauro Vicentini Presidente Regionale Giovane Italia Trentino Alto Adige Anderea Edoardo Paron Presidente Regionale Giovane Italia Valle d’Aosta
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