Gioco illegale, 17 denunce in Liguria ma cresce la responsabilità dei giocatori

L’informazione italiana torna ad accendere i riflettori sul gioco illegale, in seguito in particolar modo delle ultime inchieste che riguardano calciatori di primo piano della nostra Serie A. Ma se lettori e opinionisti riscoprono oggi questo tema, ci sono esperti e istituzioni che lavorano al suo contrasto da tempo e spesso in maniera sotterranea.

Lo dimostra l’attività della Guardia di Finanza della Liguria, che tra 2022 e 2023 ha messo in campo oltre 20 mila interventi ispettivi e più di 2 mila indagini per contrastare gli illeciti economici e finanziari. Tra questi anche quelli legati al gioco illegale, filone che ha permesso di verbalizzare 415 soggetti e di emettere 17 denunce all’Autorità Giudiziaria. Un impegno costante e diffuso in tutta la penisola per contrastare una filiera sommersa e pericolosa che nel nostro paese vale quasi 2 miliardi di euro, per una perdita di 1 miliardo per le casse dell’erario statale.

Sono questi i numeri che si leggono nel report stilato dalla Luiss Business School e da Ipsos. Una perdita grave, pericolosa, che si accompagna però ad alcune statistiche invece molto positive. Cresce infatti la consapevolezza dei giocatori e la loro responsabilità: il 96% degli utenti che hanno partecipato al sondaggio, infatti, spiega di giocare solo per passatempo e per divertimento, con il restante 4% che invece ammette di giocare per riparare delle perdite o per guadagnare somme consistenti di denaro. Dati che lasciano ben sperare per il futuro e che devono essere un nuovo punto di partenza.

Ne è convinto Alberto Pozzolo, dell’Osservatorio Mercati Regolati della Luiss Business School, che ha individuato proprio nello sviluppo della consapevolezza e nel contrasto della legalità gli ambiti in cui è più urgente agire. Insieme ad un terzo, grande, argomento: quello della stabilità del quadro normativo. “Dalle evidenze raccolte emerge come interventi di policy mirati potranno assicurare che il gioco pubblico nel nostro Paese si affermi come un’attività sostenibile, legale e responsabile” ha spiegato, rimettendo l’accento sulla questione della riforma del settore giochi che in Italia le associazioni e le aziende stanno aspettando da tempo.

Una riforma che dovrebbe contenere anche novità su quanto riguarda l’informazione e la comunicazione con gli utenti, un aspetto fondamentale per la creazione di ambienti di gioco sicuri e responsabili. Un passaggio cruciale per far crescere ancora di più la consapevolezza degli utenti.

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