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Stefano Rodotà

SANTO STEFANO
Correva l’anno 1998 e il santone di Calabria sedeva sulla poltrona dell’Autority della privacy, pronto ad ingaggiare epici duelli per garantire i diritti dei poveri contribuenti: e siccome dalla busta del modello 740 emergeva il nome del cittadino, ecco che il nostro, forse pensando al proprio reddito, eccepiva con misura una possibile violazione della riservatezza….leggi… Atti memorabili come questo hanno indotto il demagogo barbuto a candidarlo, invano, alla suprema carica dello stato. Essendo in argomento piacerebbe anche ai nostri 4 lettori sapere lo stato reddituale e patrimoniale dell’illustre professore ed anche quello del suo mentore genovese, a patto che questa richiesta sia legittima e non leda l’inossidabile privatezza delle loro entrate. Ma se le pensioni di Amato sono state sventolate giustamente ai 4 venti, perché le loro finanze dovrebbero essere top-secret?
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