Funivie – Lavoratori beffati da politica e sindacati savonesi

In diversi precedenti articoli facevamo notare l’inconcludenza con cui i vari attori interessati al ripristino dell’impianto delle Funivie, tra cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, conducono la procedura per l’assegnazione dei lavori.

L’impianto delle Funivie che collega il porto di Savona alla Italiana Coke di Cairo Montenotte è fermo dall’ottobre 2019 ed alcuni piloni, a causa degli eventi alluvionali di fine novembre 2019, sono stati danneggiati da fenomeni franosi, mettendo l’impianto definitivamente fuori servizio.

Evidentemente non avendo trovato aziende disposte a risanare unicamente i tralicci che sono stati colpiti dalle frane, è l’impianto nel complesso a necessitare di interventi di manutenzione straordinaria, da qui si spiega la circostanza che l’impianto risultasse inattivo già da prima dell’alluvione che ha determinato le frane.

L’articolo della Stampa del 22-10-2023 riporta che una gara per l’assegnazione dei lavori per la riattivazione dell’impianto non è andata a buon fine. Certamente ciò è dovuto al fatto che i fondi stanziati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non sono sufficienti a coprire l’intero ammontare dei lavori.

Ancora una volta i lavoratori sono stati presi in giro ed i sindacati savonesi per non inimicarsi i politici e gli amministratori locali e nazionali, invece di denunciare in modo inequivocabile la situazione, distribuiscono massicce dosi di tranquillanti ai lavoratori.

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