Il perimetro delle nomine è definito anche dal bilanciamento politico secondo il “manuale Cencelli”. Per la Lega, uno dei fratelli Piana (Alessio o Alessandro) dovrebbe ottenere l’assessorato alle Attività produttive e un ruolo come vicepresidente del consiglio. Forza Italia entra in giunta con Marco Scajola, mentre le liste civiche di Bucci avranno voce tramite Giacomo Giampedrone, per “Vince Liguria”, e un possibile secondo rappresentante per “Orgoglio Liguria”.
Per Savona la complessità della legge elettorale regionale e il delicato equilibrio politico rendono difficile per alcuni candidati ottenere un seggio. Albenga, per esempio, ha visto sfumare l’elezione di Giorgio Cangiano (PD), che ha ceduto il passo a Jan Casella (Avs) in un testa a testa finale. Tuttavia, una possibilità per l’albenganese Eraldo Ciangherotti (FI) potrebbe emergere se Angelo Vaccarezza accettasse un incarico da assessore, liberando così un posto in consiglio; ma Vaccarezza sembra restio a lasciare il suo seggio sicuro per un incarico meno stabile.
Anche Antonella Tosi (FdI) potrebbe subentrare in caso di nomina di Rocco Invernizzi come assessore, ma i giochi restano aperti, soprattutto per i savonesi come l’ex sindaca Ilaria Caprioglio e il sindaco di Borghetto, Giancarlo Canepa (Lega), favorito dalle preferenze ottenute dall’ex onorevole Sara Foscolo, che potrebbe ottenere un’assessorato.
Infine, Silvia Rozzi (FdI), a soli cinque voti da Tosi, vede sfumare la sua elezione. Nonostante ciò, il suo forte risultato nella Val Maremola e il contributo alla crescita del partito locale le danno motivo di soddisfazione, anche se con un pizzico di amaro in bocca.