FRANCO ZUNINO E L’EOLICO

 FRANCO ZUNINO E L’EOLICO
Ma come avrà mai fatto il Sig. Zunino Franco a diventare presidente di tale associazione che, con queste dichiarazioni (leggi), sta “Francamente”
disonorando? Starebbe molto meglio in un’associazione o cooperativa per lo sviluppo edilizio senza fine del territorio, o a favore delle energie tradizionali fossili (carbone e petrolio). Forse vedrebbe meglio lo sviluppo sui crinali di Montenotte di ville e seconde case, mentre al posto delle “oscene” pale eoliche, viste come un pugno in un occhio, caldegerebbe le ciminiere non dico di una centrale a carbone, ma di una centrale a biomassa, magari delle dimensioni di quella che si vorrebbe costruire nel sito di Ferrania…anzi, perchè allora non fare quest’ultima proprio sui crinali di quel di Montenotte?…
Ma si informi meglio il Sig. Zunino Franco a proposito della potenza energetica prodotta da 5-6  moderne pale eoliche, in grado di soddisfare il fabbisogno di una città come Cairo M. (altro che”ridicole percentuali del nostro fabbisogno energetico”), mentre una centrale a biomassa è molto più adatta per le esigenze di teleriscaldamento; senza contare le zero emissioni inquinanti dell’eolico contro il notevole inquinamento atmosferico prodotto da una centrale a biomasse, ulteriormente incrementato dalla possibile combustione in essa di rifiuti solidi (CDR). Il Sig. Zunino Franco deve essere cresciuto alla scuola di Vittorio Sgarbi, noto acerrimo oppositore dell’eolico, che a suo dire deturperebbe gravemente l’ambiente, molto più di un quartiere edilizio abusivo o di una villa a strapiombo sul mare o di un magaalbergo in mezzo a un bosco di conifere in montagna, o anche di un grande complesso industriale chimico. Ho visto di persona queste tre pale eoliche sorte di recente in cima ai boschi di Montenotte, così come le altre sei inaugurate circa tre anni fa poco distante; a parte che personalmente la loro vista non mi ha affatto turbato, ho potuto constatare che tutte quante esse risultano ben nascoste dalla starda principale sottostante così come dalle case sparpagliate nella zona; inoltre, anche alla loro base, il rumore delle pale che girano è minimo, di certo non paragonabile a quello di un qualsiasi motore. Il Sig. Zunino Franco parla anche di una sorta di “autostrade” devastanti i boschi della zona, adibite per la costruzione delle pale; sinceramente mi sono parse come normali strade in terra battuta (non asfaltate!), sicuramente nulla a che vedere con certe devastanti piste da sci, che tagliano grandi boschi di conifere, o peggio ancora megaimpattanti autostrade con tanto di lunghe gallerie, progettate nel nostro territorio ( la Borghetto-Predosa). Ormai ai detrattori delle energie rinnovabili non è rimasto che attaccarsi ad assurde osservazioni come quelle fatte dai vari Sgarbi e Zunino sull’eolico, o come quelle, peraltro assai più pertinenti, sulla costruzione di campi di pannelli fotovoltaici su zone agricole: pertinenti proprio perchè viene sottratto territorio coltivabile, mentre è molto più sensato creare tali campi in zone incolte e soprattutto in aree industriali dismesse,nelle quali ultime viene invece fatta la solta”riqualificazione”edilizia, comprensiva di alberghi o centri commerciali, e magari dopo una bonifica incompleta del sito. Complimenti davvero, Sig. Zunino Franco, le sue dichiarazioni costituiscono per il nostro territorio un ottimo spot per il programmato ampliamento a carbone della centrale termoelettrica Tirreno Power!

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