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Francesco Lirosi il decimo assessore della Giunta Russo

Pensando al passato politico di Francesco Lirosi ci vengono in mente due sue iniziative non proprio esaltanti: la spesa del parquet installato nel suo ufficio quando era vice sindaco e l’aver fatto fallire, sempre nella giunta Berruti, l’ottima iniziativa “Venti di Partecipazione” mandando su tutte le furie l’ideatore del progetto, l’allora assessore Lugaro.
Oggi, tornato in auge dopo 5 anni di castigo (il pd lo aveva messo in pensione), dopo essere stato rieletto e nominato Presidente del Consiglio, anche in questo ruolo si sta distinguendo negativamente.
La figura del Presidente del Consiglio dovrebbe essere super partes ed invece di Lirosi si percepisce la parzialità verso la maggioranza. Basta assistere alle sedute del Consiglio per vedere la sua irritazione verso gli interventi della minoranza e l’ossequio verso la maggioranza, soprattutto verso il sindaco.
Ricordiamo, per esempio, il caso di una pratica votata solo da 17 consiglieri su 20 della maggioranza (uno era assente giustificato, due erano usciti dall’aula per non votare). Lirosi avrebbe dovuto fare i nomi dei favorevoli, dei contrari e degli astenuti ed invece si è limitato ad annunciare solo l’esito del voto: 17 voti favorevoli e 9 contrari per non far percepire una, se pur piccola, contrarietà alla pratica.
In questi giorni poi ha superato sé stesso facendo dichiarazioni da assessore aggiunto: “sulla copertura del bocciodromo di via Famagosta la giunta Russo farà meglio di quelli di prima” un’affermazione da membro della maggioranza e non da Presidente del Consiglio super partes.

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