FOTOVOLTAICO A FERRANIA

FOTOVOLTAICO A FERRANIA
IL DIBATTITO AL CONSIGLIO PROVINCIALE
 E GLI ARTICOLI INCOMPLETI DEI QUOTIDIANI

Leggendo… l’articolo su Il Secolo XIX del 22 dicembre, a proposito del dibattito al consiglio provinciale del giorno prima riguardo la pratica dell’istituzione della Fondazione per l’efficienza energetica, si evince che non si è disquisito di altro se non dell’efficienza della conduzione delle commissioni provinciali e comunali di Savona. Tralasciando gli antefatti sui quali la stampa savonese, Il Secolo in particolare, si è soffermata nei giorni scorsi, ecco quindi svolgersi nell’aula consiliare della Provincia la seconda puntata dell’avvincente (per la stampa ufficiale)reality-show, con il presidente Vaccarezza e il capogruppo consiliare PDL Vacca da una parte, a sostenenere la superiorità delle commissioni provinciali rispetto a quelle comunali savonesi, e i consiglieri PD, Madini e Di Fabio dall’altra, ovviamente a ribattere e a rimarcare lo spirito di campagna elettorale della maggioranza.

Tuttavia, nell’articolo giornalistico, non risultano, cioè non sono pervenuti gli altri 3 interventi fatti dai consiglieri di opposizione Verdino(PD), Garassino (UDC) e il sottoscritto, che scendevano invece nel contenuto vero della delibera. Il sottoscritto, il primo dei 3 a prendere la parola, si è ispirato in buona parte all’articolo (in allegato) su fotovoltaico e Ferrania, al quale si rimanda, e ha concluso dissertando sul contrasto tra lo spirito di questa pratica, sulla quale tutto il mondo politico sarebbe d’accordo (e infatti è stata approvata all’unanimità), e il progetto di ampliamento a carbone della centrale Tirreno Power, sul quale gran parte dello stesso mondo politico concorda; ha quindi elencato i vari motivi di contrarietà al carbone, fonte energetica non certo efficiente, poichè non sostenibile e pulita come le rinnovabili: tralasciando i danni ambientali e sanitari che esso provoca, il carbone è ormai una fonte fossile in via di esaurimento, e causa di indebitamento del nostro paese verso l’Europa, per le multe che subiremo a proposito dell’inosservanza dei protocolli di Kyoto e del 20-20-20, nonchè della nostra grande dipendenza energetica dall’estero, visto che importiamo oltre il 99% del carbone utilizzato dalle centrali termoelettriche, tra cui la Tirreno Power, le quali,inoltre, beneficiano dei potenziali risparmi nell’acquisto di tale combustibile, ai danni della bolletta dei cittadini; l’unica fonte fossile di transizione verso le rinnovabili è rappresentata dal metano, meno impattante verso l’ambiente e la salute, e anche alla luce dei costi ultimamente, e inaspettatamente, più contenuti. Verdino ha poi proseguito sul mio filone della Tirreno Power, sottolineando il ricatto occupazionale e la disponibilità a fare energia rinnovabile solo a condizione di poter fare anche l’ampliamento a carbone. Garassino, infine, si è rammaricato di un mancato coinvogimento di Ferrania Solis tra i fondatori dell’Istituto per l’efficienza energetica, per poter quindi veramente attuare il decollo del fotovoltaico nella nostra provincia. Evidentemente, ai cittadini non si vuole fare una completa informazione, lasciandoli invece ad appassionarsi (ma ne dubito)su temi di contrasto politico che molto hanno di effetto, ma poco di reale contenuto, e quindi che ben difficilmente potranno costituire uno stimolo al progresso della situazione socio-economica provinciale.Il sottoscritto constata inoltre l’assenza quasi totale di interesse dei mass media verso i suoi interventi, siano essi fatti in sala consiliare che sul web, come su alcune riviste on line e sul sito della Provincia.

 

Marco Caviglione, consigliere provinciale IDV

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