Il navigato Andreotti soleva dire: “a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca”
Nel dopo elezioni sono molte le voci che circolano sulla ricerca di sistemazioni per i candidati sindaci trombati. Nessun di loro verrà lasciato indietro. Del resto non è una novità gli esempi sono molteplici, basta sfogliare le cronache politiche locali di questi anni. Il miglior ufficio di collocamento da sempre è rappresentato dai partiti politici, non tutti, ma la maggior parte.
Speriamo che voci ricorrenti di questi giorni non siano vere, ci auguriamo di non vedere candidati sindaci o sindache non eletti/e e soprattutto ex sindaci o sindache non riconfermati/e, catapultati/e per ovvi motivi di disoccupazione, in aziende partecipate o simili.
Dovesse accadere, sarebbe interessante conoscere con quali criteri i politici bocciati alle elezioni vengono piazzati nei vari cda delle partecipate o in altre analoghe poltrone:
Titolo di Studio?
Premiati perché si sono sacrificati candidandosi sapendo di essere perdenti?
Nel caso degli ex sindaci: gratificati per come hanno amministrato (male, visto che non sono stati riconfermati) il loro comune?
Accordi preventivi?
O altro?
Certo che se dovesse accadere, i Cittadini vedrebbero realizzati, oltre ai danni, anche l’eventuale beffa